L’ultima “fatica” di Joey Barton. Il centrocampista dell’Olympique Marsiglia è uno degli atleti più scorrette e violenti del panorama calcistico mondiale. Di lui si ricordano varie e discutibilissime atti ai danni di altri giocatori, come i pugni in faccia ad un Ousmane Dabo, colpito alle spalle (l’inglese fu condannato a quattro mesi di reclusione), oppure il sigaro acceso spento negli occhi di Jamie Tandy, o anche la rissa con un tifoso dell’Everton, e subito dopo con il compagno Richard Dunne, l’aggressione ad un ragazzo di colore un ragazzo nero o le partite (un paio) in cui ha mostrato il sedere ai tifosi avversari. Senza dimenticare le risse in campo con Gervinho, Tevez e Aguero.

O le provocazioni a Ibrahimovic o gli insulti, via Twitter, a Neymar e a Thiago Silva. Nel curriculum di Barton c’è anche una presenza anche in Nazionale inglese. I leoni di Inghilterra di Hodgson sono l’ultimo bersaglio dell’ex calciatore del QPR:

“L’Inghilterra è una mer.. in questo momento. Non abbiamo vinto nulla e non abbiamo grandi giocatori, nonostante glielo si faccia credere. I calciatori giocano per avere la macchina lussuosa e la ragazza della ‘page 3′ dei tabloid, non perché amano quello che fanno. Sono brutti tempi per chi ama questo sport. Basta vedere quanti proprietari stranieri ci sono in Inghilterra. Il problema è che alla Premier League non interessa fare il bene del calcio inglese, ma soltanto vendere un prodotto”.

Barton attacca anche l’ex allenatore del Manchester United Alex Ferguson. Nel convegno ‘Leaders in football’ a cui ha partecipato spiega:

“In questo Paese giudichiamo gli allenatori come manager e non per quello che fanno sul campo. Non voglio mancare di rispetto a Sir Alex, un’icona. Ma non sapeva condurre una sessione di allenamento. Non sapeva nemmeno disporre dei coni sul campo. Questo non è un allenatore, è un manager. C’è differenza…”

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ultimo aggiornamento: 11-10-2013


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