In un’intervista rilasciata a Il Processo del lunedì, in onda ieri sera su RaiSport1, Cesare Prandelli ha annunciato che nel periodo dei Mondiali in Brasile, a giugno 2014, ai calciatori azzurri sarà vietato utilizzare Twitter.

Il c.t. della Nazionale a proposito dei social network, sollecitato da Bruno Gentili, ha detto che “nel periodo del Mondiale avremo un regolamento interno abbastanza rigido”. Inevitabile è associare la decisione del commissario tecnico e del suo staff a quanto avvenuto nelle ultime ore e che ha visto protagonista il solito Mario Balotelli. L’attaccante del Milan tramite Twitter non ha solo dichiarato al mondo il suo amore profondo verso la fidanzata Fanny Neguesha, ma ha anche preso le distanze, in maniera francamente poco logica e addirittura sospetta, dalla definizione di simbolo anticamorra, affibbiatagli, in maniera altrettanto insensata, da La Gazzetta dello Sport.

A proposito di SupeMario, Prandelli ha aggiunto:

Non so se c’è accanimento nei suoi confronti, so solo che è sempre sotto pressione. Mario è un ragazzo che deve vivere i suoi 23 anni ma al tempo stesso è un personaggio mondiale e tutto questo deve accettarlo. Per quanto che ci riguarda non ha mai creato grandissimi problemi, ha il suo modo di pensare e alcune volte con il dialogo e con la discussione capisce di aver sbagliato. Non cambierà mai, mettiamocelo in testa. Dobbiamo prendere il meglio di Mario e magari a piccoli passi potrebbe sorprendere molte persone.

In passato anche l’Inter vietò l’uso di Twitter ai suoi calciatori (poi infranto, come è ovvio che sia). La decisione fu assunta dalla società nerazzurra nel periodo del caso Sneijder, per limitare le uscite pubbliche dell’olandese poi passato al Galatasaray.

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ultimo aggiornamento: 15-10-2013


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