Primo day-after di Erick Thohir da presidente dell’Inter, con un Massimo Moratti che dall’Italia pare il suo portavoce: è il petroliere a parlare dai consueti uffici Saras, mentre l’attuale proprietario del 70% del pacchetto azionario nerazzurro è a Jakarta a sbrigare affari. Vari fusi orari dividono l’indonesiano dalla sua squadra, non troppi a quanto pare perché contro il Torino la partita l’ha costretto a tirare fino all’alba, nonostante impegni in mattinata; Thohir ha sofferto e si è entusiasmato davanti al televisore, il tutto messaggiandosi in continuazione con Moratti. Raggiunto dall’altra parte del mondo da Ettore Livini de La Repubblica, il magnate asiatico ha mostrato al giornalista italiano gli sms scambiati col “socio” meneghino: “Cartellino rosso“, “Parato! Grande Carrizo“, “Guaaarin, gooal!” e così via, per concludere con un affettuoso “Goodnight Bro!“. Rilassato ma con le idee chiare, l’indonesiano dell’Inter non ha fretta e sta vivendo queste settimane con la tranquillità che una fase di transizione dovrebbe sempre suggerire; segue, appunta, abbozza dei programmi, conscio però che ha da imparare perché un contro è il basket, un contro è il DC United, un altro l’Inter dalla storia leggendaria. Il suo pensiero però è definito:

“Torino-Inter è stata una gran bella partita. Non ho resistito al buon senso che mi consigliava di andare a letto, visto che stamattina (ieri, ndr) avrei dovuto alzarmi presto. Ma non sono pentito. Alla fine sono rimasto incollato allo schermo quasi fino all’alba. In dieci contro undici, meritavamo di vincere. C’è un bell’equilibrio tra chi ha qualche anno in più e l’entusiasmo dei giovani. Cambiasso e Campagnaro danno sicurezza, come Handanovic, anche se ha solo 29 anni. Ma alle loro spalle c’è l’energia di Juan Jesus, Taider, Icardi e Belfodil, il futuro. E’ il mix che vorrei, esperienza e freschezza atletica. Condite da giocatori collaudati come Guarin e Nagatomo. Il mio sogno? Utilizzare di più i ragazzi della primavera che fanno tanto bene nei loro campionati. Ci vuole fiducia. Credo che tanti giovani talenti italiani abbiano diritto alla chance di giocare in prima squadra per dimostrare davvero quanto valgono”.

Ha studiato Thohir, vuole continuare ad imparare. Magari da Walter Mazzarri, tecnico che ha da subito apprezzato:

“Mi piace molto come Walter Mazzarri fa giocare la squadra, il lavoro che sta facendo mi piace molto. Ha messo in campo una squadra ‘exciting’, in grado di divertire. Magari qualche volta si pareggia. Può capitare pure qualche sconfitta. Ma di sicuro l’Inter quest’anno è bella da vedere. Mi ricordo tante partite noiose con la squadra tutta chiusa in difesa… Lo so che qualche volta bisogna difendersi per portare a casa il risultato, ma non mi fraintenda. E voglio rassicurare i fan nerazzurri: io vengo a Milano per vincere”.

Le beghe familiari fanno parte del gioco (“Sono un padre aperto. E in famiglia rispettiamo le idee di tutti. In Italia l’Inter batte la Juve due (io e mio figlio maggiore) a uno (Aga, 14 anni)“), quando si parla della chiusura definitiva dell’affare (il cosiddetto “closing“) però Thohir si fa serio: “Si parlerà del futuro dopo che l’accordo sarà concluso, a metà novembre. Ho grande rispetto della storia e della tradizione dell’Inter e di Massimo Moratti“. Forse un po’ meno di Marco Branca: che la prima mossa dell’indonesiano sarà quella di affidare il ruolo di direttore sportivo a Leonardo?

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

Inter interviste massimo moratti notizie Walter Mazzarri

ultimo aggiornamento: 22-10-2013


Roma, emergenza attacco: Garcia deve fare a meno di Totti (per almeno 40 giorni) e di Gervinho (due settimane?)

Colombia: l’Independiente di Santa Fè gioca con le maglie delle bancarelle