Sabato scorso il Real Madrid ha espugnato lo stadio del Rayo Vallecano, tradizionalmente considerata la terza squadra di Madrid, vincendo per 3-2 con una doppietta, manco a dirlo, del solito Cristiano Ronaldo; 13esimo gol per il fenomeno portoghese e nona vittoria in campionato per le merengues che hanno portato a casa il bottino pieno senza l’ombra delle solite polemiche arbitrali (anzi, i padroni di casa hanno beneficiato di ben due rigori). Perciò a far discutere, più che il risultato o qualche episodio accaduto in campo, è l’atteggiamento dei tifosi del Rayo, che si sono resi protagonisti di un episodio alquanto disdicevole, o quanto meno triste.

Durante il secondo tempo della partita Ronaldo ha scagliato un bolide verso la porta difesa da Ruben, non centrando il bersaglio; la sfera è finita in curva, colpendo una bambina bardata dei colori biancorossi del Rayo, allo stadio verosimilmente col padre che le sta accanto. Nelle immagini si vede benissimo che la piccola subisce una “bella” pallonata sul volto, pur non riportando le conseguenze di suoi illustri predecessori (nel maggio 2011 CR7 ruppe il naso a un suo tifoso durante una partita contro il Getafe, nel luglio scorso il braccio a un bimbo a Bournemouth). Ebbene, come nelle precedenti circostanze – vedere i video sopra linkati per credere – anche in questo caso il campione madridista ha voluto scusarsi con la piccola tifosa avversaria regalando lei la sua maglietta a fine gara.

La bambina sembra contenta del pensiero, peccato che i Bukaneros, i tifosi curvaioli del Rayo Vallecano vengono chiamati proprio così, non hanno preso bene la cosa intimando la giovane a restituire la maglia del rivale (“Quémala! Quémala!” le gridavano, cioè “Bruciala!“). Dalle immagini non si vede il momento in cui la “camiseta” è stata restituita al giocatore, ma in un fotogramma si vede un inserviente del Rayo imboccare gli spogliatoi con una maglia blu in mano, molto probabilmente quella di Ronaldo; in un messaggio apparso poche ore dopo sul twitter ufficiale dei Bukaneros si legge una frase inequivocabile:

Tradotto: “Certi volti non si di dimenticano, come quello di Cristiano quando la curva gli ha restituito la maglia. Poveri, ma con orgoglio“. Che dire? Fondamentalmente due cose: che Cristiano Ronaldo si conferma un signore e che i tifosi stupidi non hanno nazionalità o fede calcistica.

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