Dieci partite, di cui sei da titolare, e 460 minuti in campo possono definirsi un ottimo bottino per Saphir Taider, talentuoso centrocampista franco-algerino dell’Inter acquistato dal Bologna l’estate scorsa per ben 5,5 milioni di euro (e la comproprietà di Laxalt): nonostante calchi le scene del nostro campionato dal 2011, è pur sempre un giovane del 1992, un ragazzo che in due anni al Dall’Ara ha collezionato più di 50 partite ufficiali e che si è guadagnato la maglia nerazzurra un po’ a sorpresa qualche mese fa. Le qualità ci sono, i mezzi pure, anche la fiducia di Walter Mazzarri non pare mancare, dunque tutto va alla grande per Saphir, padre tunisino, madre algerina e un fratello, Nabil, attualmente di proprietà del Parma (ma in prestito al Nova Gorica) che giovanissimo è stato una colonna del Tolosa:

“Il mio idolo da ragazzino? Il mio fratello maggiore, anche lui calciatore professionista. Andavo sempre allo stadio a vederlo ed è anche grazie a lui se oggi sono il calciatore che sono. Andavo sempre a vedere il Tolosa per vedere lui! Oggi gioca nella Serie A slovena. Mia mamma mi ha sempre seguito e ha sempre voluto che io andassi bene a scuola per garantirmi un futuro. Ora che sono calciatore professionista è la prima tifosa che ho”.

La Juve è nel suo destino: portato a Bologna su volere di Salvatore Bagni (scovato minorenne nel Grenoble), nel gennaio del 2012 la Vecchia Signora ne acquistò metà del cartellino, ma la comproprietà l’estate seguente fu risolta a favore degli emiliani; l’anno scorso un bel gol allo Juventus Stadium contro i bianconeri, quest’anno l’esordio dal primo minuto ancora contro i campioni d’Italia, a San Siro:

“Il momento più emozionante è stato il mio esordio da titolare, contro la Juventus in casa. Giocare in uno stadio del genere tutto pieno per una partita di questa importanza è qualcosa di impressionante, la gente non si può neanche immaginare quello che si sente dal campo, l’energia e il tifo del pubblico”.

Dunque Inter, un’avventura difficile che Taider sta affrontando con la stoffa del campione; la sua è una carriera in ascesa, consapevole che ora è il momento di crescere definitivamente, grazie anche ai grandi campioni che si allenano con lui ad Appiano Gentile:

“Stare all’Inter è un sogno, è una grandissima squadra. E’ da quando sono piccolo che volevo raggiungere un top club, ora vorrei vincere tanti titoli per coronare definitivamente il mio sogno. Sono venuto in Italia a 19 anni, e arrivando così presto speravo di poter arrivare il più velocemente possibile in una grande. Avere questa possibilità era il mio obiettivo. Il giocatore che mi ha impressionato di più all’Inter è il capitano Javier Zanetti. Quando ero al Bologna mi dicevano che era impressionante a livello fisico, ora che l’ho visto posso assicurarlo. Non è una cosa comune arrivare a 40 anni con la sua freschezza”.

Capitolo Nazionale: dopo 13 presenze tra Under 19 e Under 20 con la Francia, alla fine Taider ha scelto di difendere i colori dell’Algeria, paese natio della madre. Così spiega la sua decisione su Inter Channel:

“Ho scelto la Nazionale algerina perché, anche se sono nato e cresciuto in Francia, mi sono sempre sentito algerino. La mia famiglia è felice della mia scelta. Torno spesso in Algeria e ne approfitto quando posso andarci con la Nazionale. In Algeria è tutto più difficile, hanno meno disponibilità per i giovani, i talenti ci sono ma se non li fai crescere… Piano piano però stanno arrivando e il paese sta crescendo anche a livello calcistico”.

Già quattro gol nella nostra Serie A: tre col Bologna (contro Juve, Cagliari e Parma) e uno con la maglia dell’Inter, nel giorno della goleada di Reggio Emilia ai danni del Sassuolo. Piccoli talenti crescono, i numeri sono dalla loro parte, Taider in nerazzurro potrà davvero esplodere.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2013


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