La storia dei fratelli Gomis comincia in un giorno di molti anni fa quando Charles, capofamiglia senegalese, decise di trasferirsi con la moglie Anne Marie in Italia, a Cuneo per la precisione: una scelta di vita difficile e impervia, ad asfaltare strade per guadagnarsi da vivere, a tirar su i figli nella provincia piemontese. Lys era nato nel 1989, a lui fu subito tramandata la passione di papà Charles: il calcio in primis, non il Milan – la squadra del cuore del capostipite – perché fin da giovanissimo Lys decise di affezionarsi al granata del Torino; si iscrisse alla scuola calcio torinista, in testa un solo obiettivo sin da piccolo. Diventare un portiere di Serie A, il primo portiere di colore della storia a giocare nel massimo campionato. Lys Gomis è ora italiano a tutti gli effetti, ha avuto esperienze formative a Casale e Ascoli, sabato scorso ha finalmente debuttato in Serie A, sostituendo Padelli contro il Genoa; appena entrato è stato ammonito per perdita di tempo, subito dopo la gara ci ha scherzato su:

“Sono felicissimo per l’esordio in serie A. No, non ero emozionato. E’ da un po’ che lavoravo per raggiungere questo traguardo. Adesso devo continuare a far bene e farmi trovare pronto tutte le volte che ci sarà bisogno di me. Io subito ammonito per perdita di tempo? Mi sono presentato bene. Scherzi a parte, in realtà non volevo perdere tempo, ma solo cercare un compagno libero a cui passare il pallone. Chi è più forte dei fratelli Gomis? Sicuramente i miei due fratelli”.

Già, perché Lys Gomis non è l’unico portiere di famiglia: a Crotone conoscono bene Alfred Gomis, classe ’93, titolare indiscusso dei pitagorici che tanto bene stanno facendo in questo campionato di Serie B. A differenza del fratello maggiore, Alfred è più alto, più maturo caratterialmente, forse più bravo, da piccolo pareva dovesse fare l’attaccante, poi alcuni chili di troppo e la voglia di emulare Lys, l’hanno convinto a retrocedere in porta: decisione brillante, dato che secondo tifosi e addetti ai lavori, Alfred Gomis è un portiere dal sicuro avvenire, già completo e perno delle selezioni giovanili dell’Italia (Under 20 ma anche Under 21 di B). Incredibile come nonostante i quattro anni in meno, pare più bravo del simpaticissimo Lys, anche se quest’ultimo per un sabato si è preso tutte le luci della ribalta, per la felicità di papà Charles:

“La telefonata è arrivata a mezzanotte: sia io sia mia moglie Anne Marie l’aspettavamo. Lys era al settimo cielo per l’esordio in serie A: il primo portiere di origine africana nella massima serie italiana. E’ il coronamento di anni di sacrifici. Io l’ho insegnato a tutti i miei figli: soltanto con il lavoro si costruisce qualcosa di importante, ma il successo non basta mai. Devo ringraziare il Torino per essersi preso cura dei miei figli”.

Finita qui? Macché, perché il terzogenito si chiama Maurice, per tutti Momo, è nato nel 1997, para negli Allievi manco a dirlo del Torino e promette anch’egli più che bene; infine il piccolo di casa, all’anagrafe David, classe 2009, quattro anni, il cocco di Lys che sta già trasmettendogli tutta la sua passione per i guantoni, d’altra parte anche papà Charles da giovane giocava a calcio, come ovvio tra i pali: “Siamo come una dinastia, un po’ come i Mandanda in Francia e il quarto Gomis, David, prima o poi arriverà… Papà Charles giocava da portiere in Senegal e tanti anni fa è arrivato a Cuneo per lavoro. Noi siamo cresciuti in Italia e il Toro è stato come una famiglia” raccontano ora i fratelli Gomis che non intendono fermarsi alle prime esperienze da professionisti. Lys vuole insidiare Padelli quale titolare del Toro, Alfred punta la Serie A col Crotone, Momo ha l’obiettivo di diventare il numero uno della Primavera, quale è dunque il sogno di David? Ma è chiaro: diventare un portiere. Possibilmente del Torino.

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ultimo aggiornamento: 02-12-2013


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