La notizia rimbalza dall’Inghilterra e detiene un suo retroscena di verità. Robin van Persie, stella del Manchester United che fatica a ritrovare la continuità dopo l’addio di Sir Alex Ferguson, sarebbe attratto dalla corte del Barcellona. il club catalano, va detto, provò con forza (ma senza l’intenzione di consegnare gli oltre 30 milioni di euro sborsati dai Red Devils) ad acquisire l’olandese nel corso della sua ultima estate da giocatore dell’Arsenal, ottenendo anche il totale gradimento del giocatore.

Non se ne fece nulla, sul tavolo i blaugrana avevano anche l’impegnativa trattativa per arrivare a Neymar, e così fu lo United a mettere sul piatto ciò che Wenger, cioè praticamente il doppio di quanto intendesse per esempio spendere la Juventus, che pure Van Persie non aveva scartato a priori. Il retroscena, oltre al ritorno di fiamma del Barcellona che è già pronto a riprovarci per il prossimo giugno vedendo in lui ciò che di buono per il gioco degli spagnoli avevano visto in Thierry Henry, è presto detto: van Persie scelse lo United anche contro la volontà della famiglia, ovvero della moglie, la quale è momentaneamente rimasta a Londra.

In più, particolare non di poco conto secondo gli ambienti vicini all’attaccante della nazionale olandese, c’è anche in ballo il futuro del talentuoso figlioletto Shaqueel, anche lui mancino d’oro, per il quale van Persie vorrebbe un settore giovanile di primissimo livello che al momento per questioni logistiche non può essere quello dei Red Devils: serviranno almeno 40 milioni al Barcellona questa volta, che però dovrà iniziare una politica del ricambio di un organico ormai consumato e comunque sazio. La Cantera sarebbe il massimo, la maglia del Barcellona il top soprattutto per un olandese cresciuto nel mito dei Cruijff, dei Koeman e via dicendo…

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