Walter Sabatini non molla, anzi rilancia: alcuni suoi pupilli torneranno a disposizione del direttore sportivo che seppe fare le fortune del Palermo di Zamparini. I nomi sono sempre gli stessi, soprattutto tra i preferitissimi, ma le notizie avvicinano le parti. Si tratta da un lato dell’argentino Javier Pastore, per il quale però dovrà essere eventualmente sacrificato Pjanic (Laurent Blanc spinge ancora parecchio per avere il bosniaco a Parigi per la stagione prossima, e il calciatore ovviamente a certe cifre ammicca) e dall’altro dell’uruguaiano Hernandez, letteralmente resuscitato in questa Serie B dopo tutta una serie di problemi legati sia alla vita mondana che a un paio di gravi infortuni.
A questo punto chi finisce sotto esame è Mattia Destro, che non ha ancora convinto Garcia e che è comunque un patrimonio giallorosso. C’è però da ricordare che di fronte a determinate offerte Sabatini non è tipo da tirarsi indietro (vedi i casi legati a Marquinhos e Lamela) e comunque per il direttore sportivo romanista Hernandez tecnicamente gli è almeno alla pari. Con Zamparini, in crisi societaria, potrebbero bastare 7 milioni contro i 13 richiesti nell’estate scorsa (7 per la comproprietà si sentì dire la Roma che già pensava a lui in sostituzione di un’eventuale partenza di Borriello già in estate).
Su Pastore in realtà la situazione è almeno altrettanto avanti. Anche perché c’è un reale filo diretto tra la dirigenza giallorossa e l’entourage del fantasista. Parigi non lo ama, e lui rivuole l’Italia dopo aver sognato il Milan che un tentativo un anno fa lo aveva fatto in maniera concreta. Il punto è capire la reale valutazione, anche se con la contropartita Pjanic alla Roma non toccherebbe neppure un euro di esborso. Pastore è il dopo Totti, secondo una corrente di pensiero societaria. Il futuro numero 10. Magari non subito, ma prima o poi per il capitano arriverà il momento di farsi da parte…
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