Non è certamente un bel periodo per Claudio Lotito, alle prese con una vigorosa contestazione (per Lazio-Atalanta molti tifosi non entreranno, mentre in Lazio-Sassuolo l’Olimpico si è riempito di contestatori) e con la possibile decadenza da presidente della Lazio dopo una condanna emessa dalla Cassazione per omessa alienazione di partecipazioni della Lazio. Il numero uno biancoceleste sembra accerchiato, ma nei momenti di difficoltà, spesso ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. L’ultima idea, pazza e imprevedibile, riguarda Miroslav Klose.

Il tedesco vorrebbe restare a Roma per giocare almeno un’altra stagione, ma non ha gradito l’offerta al ribasso della Lazio (1,5 milioni contro i 2 richiesti). Secondo un’indiscrezione de “Il Messaggero” Lotito starebbe pensando ad un biennale per Miro, ma con una particolarità: un anno da giocatore, poi l’altro da dirigente alla Nedved o addirittura subito il salto da presidente onorario. Oppure l’ultimo anno da calciatore, quindi una stagione da dirigente e poi il ruolo ricoperto da Dino Zoff durante la gestione Cragnotti. Una mossa per guadagnare almeno una fetta di consenso da parte di una tifoseria delusa dal calciomercato invernale?

Per il destino di Lotito presidente della Lazio tutto è in mano al prossimo Consiglio Federale dove rischia di decadere dalla carica di presidente per la condanna della Cassazione. Abete dovrà decidere in merito, ma non è escluso che Lotito rimanga al suo posto perché se il presidente federale non lo farà decadere solo il Tar potrà fare ricorso. Intanto la Lazio ha appena diramato un comunicato in cui spiega che la società rimane in attesa del giudizio di rinvio e del passaggio in giudicato della sentenza che concluderà il processo:

“In adempimento a quanto richiesto dalla Consob in data 4 marzo 2014, il Consiglio di Gestione della S.S. Lazio s.p.a. rende noto che la Corte di Cassazione, con sentenza in data 4 luglio/30 dicembre 2013, n. 51897/13, ha annullato senza rinvio la condanna emessa dalla Corte di Appello di Milano il 12 marzo 2012 nei confronti del dott. Claudio Lotito per i reati di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, ed ha annullato con rinvio la stessa sentenza per la parte relativa al reato di omessa alienazione di partecipazioni rilevanti, mandando alla Corte di Appello di Milano per la determinazione della pena. Il giudizio di rinvio non è stato ancora fissato. Il Consiglio di Gestione della società ha ritenuto che, non contenendo la sentenza della Corte di Cassazione alcuna condanna definitiva ad alcuna pena, non si sia in presenza dei presupposti richiesti dall’art. 18 dello Statuto o dall’art. 22 bis delle Norme Organizzative Interne della FIGC. Il Consiglio di Sorveglianza della società ha condiviso le considerazioni del Consiglio di Gestione ed ha acquisito un certificato penale del dott. Claudio Lotito, rilasciato a fine febbraio 2014, nel quale non risultano annotate condanne passate in giudicato. Il Consiglio di Sorveglianza rimane, comunque, in attesa dell’esito del giudizio di rinvio e del passaggio in giudicato della sentenza che concluderà il processo”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG


Rassegna stampa 7 marzo 2014: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Calciomercato Inter: dopo Vidic, vicino il Chicharito Hernandez