Il pareggio rimediato in trasferta a Livorno contro i padroni di casa amaranto, nell’ultima giornata di campionato di Serie A, ma soprattutto il modo in cui si è consumato il 2-2 finale con un clamoroso svarione di Fredy Guarin che ha aperto la strada per il gol ad Innocent Emeghara e che ha infestato per un po’ di giorni gli incubi notturni dei tifosi nerazzurri, è l’emblema dell’Inter firmata Walter Mazzarri, un’Inter che non è mai riuscita ad avere una continuità di risultati ma soprattutto un’identità ben precisa e definita.

Ad inizio stagione, il lavoro di Mazzarri era ben visibile (Buffon, addirittura, paragonò l’Inter alla prima Juventus di Antonio Conte) ma i limiti della squadra sono usciti fuori tutti inesorabilmente partita dopo partita. L'”infortunio”, se vogliamo chiamarlo così, di Guarin è un segnale che, nell’Inter di quest’anno, spesso e volentieri, sono venute a mancare concentrazione e cattiveria, mettendo da parte ovviamente i limiti tecnici della rosa.

Mazzarri, anche con le ultime voci riguardanti Roberto Mancini, sa benissimo che la sua posizione è tutt’altro che salda e in quest’ultima tranche di campionato, è chiamato a portare a casa almeno la qualificazione all’Europa League. L’allenatore livornese, nella conferenza stampa della vigilia della partita contro il Bologna, ha preferito ostentare tranquillità e ha ringraziato il presidente Erich Thohir e le persone che lo stanno sostenendo:

Credo che poche volte a un allenatore cambia la società durante la stagione. Di solito la nuova proprietà cambia allenatore a prescindere. Thohir ha fatto diversamente, quindi vuol dire che la mia carriera lo ha messo nelle condizioni di fare questa scelta. Thohir con me ha fatto questa scelta, io sono un dipendente. Il presidente anche stamani ha ribadito certi concetti. E mi piace che sia Thohir a dire certe cose. I ragazzi sanno come lavoro. Ringrazio tutti, con i ragazzi il rapporto è quotidiano e sanno che aria si respira quotidianamente. Io vado dritto per la mia strada, farò di tutto per portare la squadra più in alto possibile. E ho passato momenti peggiori.

Durante la conferenza, il tecnico ha risposto anche alle critiche. A chi l’ha accusato di trasmettere ansia ai giocatori, Mazzarri ha semplicemente detto che i risultati che ha raggiunto in carriera dicono il contrario.

Riguardo la partita di domani contro i felsinei, invece, Mazzarri spera che gli errori commessi in passato possano servire perlomeno da insegnamento per il futuro e il riferimento a Guarin, ovviamente, appare inevitabile.

L’allenatore, però, ha anche voluto difendere indirettamente il calciatore colombiano, affermando, senza fare nomi, che una disattenzione non cambia la valutazione di un giocatore. Secondo l’opinione dell’allenatore, infine, l’Inter è una squadra in crescita.

Foto | © Getty Images

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ultimo aggiornamento: 04-04-2014


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