La scure del Fair Play Finanziario sta per abbattersi su diversi top club europei: la settimana scorsa, presso la sede dell’Uefa, si è riunita la camera d’investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario con lo scopo di verificare lo stato di conti e sponsorizzazioni. Le conclusioni, con le conseguenti sanzioni, saranno rese note nei primi giorni di maggio e ci sono già diversi club che tremano: nell’occhio del ciclone, per le loro spese folli ‘coperte’ da sponsorizzazioni probabilmente gonfiate, ci sono soprattutto i club degli sceicchi, il Paris Saint Germain e il Manchester City. Attenzione anche all’Inter, che però non dovrebbe veder vanificati gli sforzi per raggiungere un posto in Europa League, nonostante la pesante situazione debitoria ereditata dalla gestione Moratti.

Dopo le stagioni di transizione, dunque, a partire dal campionato 2014-2015, entrerà a pieno regime il Fair Play Finanziario: in soldoni, chi non rispetterà il pareggio di bilancio potrà incorrere in sanzioni che vanno da un semplice ammonimento corredato da un’ammenda, fino all’esclusione dalla competizione europea di competenza. Il Manchester city, ad esempio, da quando è arrivato lo sceicco Mansour, ossia dal 2008, ha speso qualcosa come 500 milioni di euro sul mercato e nonostante l’ultimo bilancio sia in netto miglioramento, dovrebbe incappare in una sanzione “media”: i ‘Citizens’ rischiano il blocco del mercato o la limitazione dei movimenti, la cancellazione dei proventi delle coppe europee o la limitazione del numero di giocatori che la società potrà registrare per la partecipazione ai tornei continentali.

Peggio sta il PSG di Al Thani, che rischia di chiudere l’esercizio con un passivo da ben 200 milioni di euro, ossia quattro volte di più del consentito. Stando così le cose, il club francese rischia l’esclusione dalla prossima Champions League e la diaspora dei propri campioni, su tutti Zlatan Ibrahimovic. In Italia, il club più a rischio è manco a dirlo l’Inter: la perdita aggregata del club nerazzurro ammonta a 67 milioni di euro, contro i 45 milioni consentiti. La situazione dell’Inter, però, dovrebbe essere valutata a competizione in corso e non rischia le pesanti sanzioni minacciate nei confronti di Manchester City e PSG. Certo non sarà comunque una bella cosa vedersi ammonire e multare dall’Uefa.

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