Alessandro Del Piero non parteciperà alla festa che la Juventus ha organizzato per la conquista del terzo scudetto consecutivo. Nessuna polemica nei confronti della società o dei suoi ex compagni, ‘Pinturicchio’ chiarisce subito che pur trovandosi a Torino, ha in agenda numerosi impegni che non gli consentiranno distrazioni o deviazioni. Ovviamente, ciò non gli impedisce di fare alla sua ex squadra tanti complimenti per la conquista dello storico traguardo, che domenica potrebbe addirittura essere corredato dal record di 102 punti:

“Domenica pomeriggio non sarò a Torino – dichiara Alex all’inaugurazione della mostra fotografica di Steve Mc Curry Power of 10 – e approfitto del mio ritorno in Italia per fare molte cose. Quindi levo ogni dubbio: per eventuali inviti e non inviti, così siamo tranquilli. Ci tengo a fare i complimenti alla Juve per il terzo scudetto, qualcosa di incredibile. E trovo comprensibile la delusione per l’Europa League. Il mio non è un distacco dalla Juve, ma questione di responsabilità e obiettività: non ha senso dare giudizi quando non si è dentro le cose”.

Di certo il ‘Pinturicchio’ non si è lasciato nel migliore dei modi con la sua ‘Signora’, ma la vita va avanti senza ovviamente cancellare 20 anni favolosi, nei quali Del Piero ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere. Ora, però, fuori dallo spogliatoio e lontano da Torino, è onestamente difficile per l’ex numero 10 dare dei giudizi sulla Juventus. Il rispetto che ha nei confronti dei suoi ex amici è troppo per poter dire come mai, ad esempio, i bianconeri continuino a dominare in Italia, ma fatichino in Europa.

“Manco da due anni – prosegue Pinturicchio – quindi non mi va di dare giudizi in merito. Certo è che i campionato esteri si sono potenziati, ultimamente le squadre spagnole stanno dominando il Champions e in Europa League. La mia esperienza in bianconero è stata diversa, in un momento diverso. A livello di calcio, dobbiamo fare una maturazione a livello globale. Alcuni epidosi negativi all’estero non vengono enfatizzati mentre noi li mettiamo sempre in prima pagina. Siamo bravi a esaltare le qualità degli altri, più che le nostre. Un mio ruolo in Lega? Se qualcuno me lo chiedesse sarebbe una riflessione che potrei fare”.

In futuro, dunque, Del Piero non disdegnerebbe un ruolo da dirigente nel calcio italiano, ma nell’immediato la sua testa è ancora concentrata sul campo. Da settimane, dopo il divorzio dal Sydney FC, si parla della sua prossima destinazione: in pole position pare esserci la Major League Soccer americana, ma non sono da escludere le suggestive ipotesi Giappone e Cina, dove ritroverebbe Marcello Lippi, tecnico di due cilic vincenti alla Juve.

“Si è parlato tanto del mio possibile futuro in America – dice ancora Alex – , anche perché di ritorno dall’Australia ho fatto tappa a Los Angeles. Non so ancora se gli Usa faranno parte del mio futuro, o se sceglierò un altro Paese. Ma sono certo di avere ancora voglia di continuare a giocare a calcio e sono sicuro di poter ancora dare qualcosa di importante, con i presupposti giusti. Senza la passione, l’anima e il trasporto si fa poca strada. Nel mio futuro ci sono sogni, ambizione, determinazione e passione. Voglio godermi il momento attuale. Ho diverse strade da valutare, mi auguro di trovare un progetto esaltato come l’Australia. La Cina e la squadra di Lippi? Potrebbe essere un’ipotesi particolare, vedremo”.

Ancora poche settimane e tutto sarà più chiaro: ‘Pinturicchio’, a 39 anni suonati, vuole chiudere la carriera con un’altra esperienza all’estero, poi deciderà cosa fare da grande. Allenatore? Dirigente? Ancora nulla è deciso, ma allo stato attuale, il tanto sognato (dai tifosi) ritorno in bianconero, appare solo un miraggio.

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Alessandro Del Piero interviste Juventus personaggi squadre

ultimo aggiornamento: 16-05-2014


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