Nel 2006, in Germania, portò una fortuna sfacciata. Nel 2010, in Sudafrica, un po’ meno. Stiamo parlando di Seven Nation Army, quello che è diventato a tutti gli effetti il secondo inno della nazionale azzurra.

Purtroppo, scrivendo il titolo originario della canzone, non tutti capiscono bene di quale preciso inno stiamo parlando. Per fugare ogni minimo dubbio, quindi, scriviamo anche il titolo “onomatopeico”: Po Po Po. Sì, stiamo parlando del celebre e conosciutissimo Po Po Po.

Come già scritto, la canzone dalla quale è stato estratto questo coro è Seven Nation Army dei White Stripes, famoso duo garage rock statunitense, attivo dal 1997 al 2011. La canzone, all’epoca della pubblicazione ossia il 2003, ebbe un buon successo commerciale nel nostro paese ma la vera consacrazione del pezzo e, quindi anche della band in Italia, arrivò soltanto tre anni dopo con la vittoria del mondiale da parte degli azzurri.

Se la canzone, quindi, appartiene senza alcun ombra di dubbio al cantante e chitarrista Jack White, è difficile, invece, assegnare con certezza la paternità del coro.

I primi Po Po Po, infatti, potrebbero essere stati cantati nel 2004 dai tifosi delle curve di Juve Stabia, Perugia e Sambenedettese.

In molti, però, sono convinti che la versione “calcistica” di Seven Nation Army sia nata grazie ai tifosi della Roma. Durante una partita dell’edizione 2005/06 della Coppa Uefa, infatti, i tifosi giallorossi, dopo aver ascoltato la canzone Seven Nation Army diffusa dallo speaker dello stadio del Bruges dopo un gol della squadra belga, avrebbero cantato il Po Po Po, a mo’ di sfotto nei confronti della tifoseria avversaria, in occasione del successivo pareggio della Roma.

Una terza versione, invece, vuole che la paternità del coro sia proprio dei tifosi del Bruges che avrebbero scoperto la canzone durante una trasferta a Milano (Champions League 2003/04, Milan – Bruges 0-1), scegliendola subito come inno. Solamente dopo la precitata partita di Coppa Uefa, i giallorossi avrebbero adottato il medesimo coro.

Il Po Po Po, comunque sia andata, è stato successivamente esteso dai tifosi italiani anche per la Nazionale e il trionfo ai mondiali tedeschi ha fatto il resto. Anche i White Stripes ringraziarono visto che Seven Nation Army rientrò in classifica alle prime posizioni. Purtroppo, per quanto riguarda questo pezzo, esistono anche delle tremende versioni dance che Jack White non avrà sicuramente gradito ma questo è un altro discorso.

Resta il fatto che, ad ogni occasione importante, il Po Po Po viene rispolverato dai tifosi esattamente come si fa con i tricolori.

Terminiamo con alcune dichiarazioni di Jack White, che all’epoca restò incredulo di come una sua canzone fosse diventata praticamente il secondo inno di una nazione:

Sono onorato che gli italiani hanno adottato questa canzone. Mi piace che la maggior parte delle persone che la cantano non hanno idea da dove sia saltata fuori. Niente è più bello di quando le persone abbracciano una melodia e gli permettono di entrare nel pantheon della musica popolare. Da cantautore è qualcosa di impossibile da programmare.

Foto | © Getty Images

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