Filippo Inzaghi vuole le ali per volare, e il centravanti a questo punto diventa un capitolo secondario visto che in rosa ci sono attualmente Balotelli, Pazzini e Matri. Ali per il 4-3-3, un tridente ibrido, che possa anche giocare “stretto”, un po’ come l’albero di Natale di Ancelotti, oppure (ma più offensivo) simile a quello proposto da Prandelli contro l’Inghilterra.

Premessa: difficile arrivare a Iturbe a meno di un grande sacrificio, cioè uno tra De Sciglio e SuperMario. Ecco quindi tornare di moda il nome di Alessio Cerci, profilo sul quale si trovano di grande intesa Inzaghi e Galliani che infatti provò a sondare con Cairo già durante l’estate 2013. Ecco quindi la prima offensiva rossonera, con tanto di proposta ufficiale: 10 milioni di euro più il cartellino di Alberto Paloschi.

Il Torino, si sa, deve rifare l’attacco non solo perché Immobile se n’è andato, ma anche perché con un’Europa League da onorare la rosa corta rischia di creare grossi problemi poi anche per il campionato. Paloschi per Ventura è una prima scelta, al pari di Bergessio, Zaza e Duvan Zapata. Quindi interessa. Il nodo è capire la valutazione che il Milan vuol dare all’attaccante bresciano (che Inzaghi non vorrebbe lasciar andare a cuor leggero).

Di certo Cerci vuole provare il grande salto, è venuto il momento. Le condizioni ci sarebbero tutte. Da notare però che il Chievo fa resistenza e pretende 4 milioni per la sua metà da parte del Milan, il quale invece non vorrebbe spendere un euro mettendo sul piatto i giovani Simone Verdi e Simone Romagnoli, attaccante esterno e difensore centrale, ormai forgiati dalla serie B. Il Chievo ci pensa, ma non ha ancora sciolto le riserve.

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ultimo aggiornamento: 19-06-2014


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