Nella confusione che regna all’interno della Federazione italiana di calcio, che non ha mai vissuto un vuoto di potere come questo, pare stia circolando un’ipotesi estrema, almeno secondo quanto ha riferito Alessandro Alciato in diretta su SKY dopo il fischio finale di Brasile-Cile. L’inviato della Tv satellitare ha parlato del toto-allenatori per la panchina della nazionale, per la quale sarebbero in ballottaggio Allegri e Guidolin, sostenendo che ci sarebbe qualcuno nell’attuale consiglio federale che sta pensando di proporre il ruolo di CT ad Antonio Conte, consentendogli contestualmente di restare l’allenatore della Juventus.

Nel calcio italiano sarebbe una novità assoluta, comunque consentita dal regolamento. A metà del secolo scorso è successo più volte per le nazionali estere, ma ci sono anche esempi più recenti. L’olandese Guus Hiddink, infatti, allenò il Chelsea da febbraio a giugno 2009 proprio mentre rivestiva il ruolo di CT della Russia. Ancora più recente il caso di Fatih Terim, divenuto selezionatore della nazionale turca nell’agosto del 2013 conservando contestualmente il ruolo di capo allenatore al Galatasaray, almeno fino all’esonero per scarsi risultati del mese successivo da parte del club di Istanbul, che chiamò Roberto Mancini per sostituirlo.

Teoricamente quindi sarebbe possibile vedere Antonio Conte sulla panchina della nazionale, ma pare un’ipotesi decisamente poco percorribile per diversi motivi. In primo luogo, Agnelli permettendo, potrebbe essere proprio il tecnico salentino a rifiutare una proposta del genere, che inevitabilmente non gli consentirebbe di condurre in prima persona un tot di allenamenti con la Juventus durante le pause per le partite della nazionale.

Oltretutto un doppio incarico comporterebbe un grosso dispendio di energie nervose, specialmente nei momenti caldi della stagione. La nomina di Conte sarebbe inevitabilmente un problema anche per la creazione di uno staff di alto profilo e di massima fiducia per la nazionale, dal momento che Conte non potrebbe portare con sé in azzurro tutti i suoi collaboratori abituali già impegnati anche con la Juve, altrimenti i bianconeri resterebbero senza guida tecnica nei periodi delle amichevoli e delle qualificazioni.

Inoltre la scelta di Conte difficilmente riuscirebbe a riportare serenità all’interno del gruppo della nazionale, visto che gli italiani della Juventus avrebbero ovviamente una strada preferenziale, o comunque potrebbero mal digerire una mancata convocazione proprio da parte dell’allenatore che li può osservare tutti i giorni al lavoro. Insomma, tecnicamente è possibile l’ipotesi del doppio incarico, ma nella pratica rischia di rivelarsi un boomerang terrificante sia per la Juve che per la nazionale.

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ultimo aggiornamento: 28-06-2014


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