Il presidente De Laurentiis è uscito allo scoperto prima con le parole, annunciando alla stampa il proprio debole per Antonio Candreva, proprio durante il mondiale. E non ci fosse la prima vera offerta ufficiale del Napoli potrebbe anche valere a poco questo annuncio visto che fece più o meno lo stesso con Lamela prima e con Jovetic poi.

Sono le situazioni di mercato (e le spese considerate eque dal patron partenopeo) a generare poi le trattative concrete, e in questo caso lo spiraglio c’è tutto visto che Candreva è stato a lungo chiacchierato negli ambienti Juventus e Paris Saint German ma di indizi reali ce n’erano davvero pochi.

Allora il Napoli ha fatto che muoversi, evidentemente con l’avallo di Rafa Benitez, che vede in Candreva l’uomo che può sistemare due problemi in uno oltre che pronto per le massime competizioni internazionali: da un lato il ruolo di ala tattica, meno congeniale ai Mertens, Callejon e Insigne e quindi utilissimo su determinate strutture tattiche di partita, e poi forse anche l’interpretazione che ha del ruolo di trequartista lo stesso Candreva, il quale può andare a compensare le mancanze di Hamsik, il quale magari verrà “lavorato” per giocare qualche metro più indietro all’occorrenza (con Inler e Behrami probabili partenti, Mascherano sfumato, Gonalons e magari Sandro a rimpolpare la doppia mediana tanto cara al tecnico spagnolo).

Ma cosa mette sul piatto De Laurentiis che possa accontentare Lotito? Non poco, ovvero i due cartellini del difensore Britos e del centrocampista El Kaddouri appena controriscattato dal Torino (che coprirebbe nella Lazio il buco lasciato da Candreva) e ancora una cifra tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Un ottimo punto di partenza, tant’è che Lotito pare intenzionato a trattare…

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