Ieri vi avevamo parlato del dato relativo agli abbonamenti delle venti squadre di Serie A, numeri che confermano quello che si sa da tempo: il calcio italiano vive una continua emorragia di pubblico, sono poche le eccezioni a questa tendenza, molte e clamorose invece le conferme. Quello che deve far riflettere, oltre al dato assoluto nazionale, è anche il confronto con i sei maggiori campionati europei: il nostro paese è all’ultimo posto come percentuale di riempimento degli impianti, davanti ci sono Premier League e Bundesliga, seguite dalla Eredivisie olandese, dalla Liga e dalla Ligue 1.

Questo è quello che emerge da uno studio del quotidiano inglese Guardian che non può e non deve essere considerato definitivo, ma che comunque qualche spunto di riflessione lo offre. In Inghilterra hanno confrontato tra loro i dati relativi agli spettatori presenti sulle tribune in occasione della prima giornata di ciascun torneo. Il fatto di prendere in considerazione solo i primi novanta minuti sicuramente influisce sulle statistiche finali, per dire ad aumentare la media italiana ci sarebbero state le sfide dello Juventus Stadium e del San Siro nerazzurro, che alla loro prima stagionale hanno ospitato un buon numero di spettatori.

Come prevedibile al primo posto di questa speciale classifica c’è la Premier League, con una percentuale di riempimento semplicemente spaventosa: il 98,4% dei posti erano occupati. Segue a breve distanza la Bundesliga con il 93,6%, tallonata dalla Eredevisie che esibisce un sorprendente 90% (in questo caso però aiuta la capienza mediamente più bassa della maggior parte degli impianti olandesi). Meglio di noi fa anche la Spagna (75,4%) e la Francia (69,3%). Maglia nera di questa classifica, come anticipato, è la Serie A che è riuscita a vendere (quote abbonamenti comprese) soltanto il 55,8% dei seggiolini.

Molto interessanti anche le statistiche relative alle singole partite. Fa effetto il 100% raggiunto in ben quattro match della Bundesliga, e se il pienone dell’Allianz Arena per Bayern Monaco – Wolfsburg e dell’Iruna Signal per l’attesissima Borussia Dortmund – Bayer Leverkusen erano preventivabili, lo stesso non si può dire per le altre due gare, Colonia – Amburgo e Hannover – Schalke 04. Il top in Inghilterra è stato rappresentato dallo sfortunato esordio del Manchester United di Van Gaal contro lo Swansea, l’Old Trafford era pieno per il 99,61%, ma numeri simili li hanno fatti anche Arsenal, West Ham e Stoke City. Curioso anche il primato spagnolo che va all’Eibar che nel suo esordio assoluto in Liga contro la Real Sociedad ha riempito il piccolo Estadio Municipal (poco più di 5000 posti) per oltre il 98%.

Tifosi Borussia Dortmind, Signal Iduna Park

Numeri del genere non sono nemmeno lontanamente immaginabili nel nostro paese, forse solo la Juventus con il suo Stadium riesce a eguagliarli. Lo stadio più pieno della prima giornata di Serie A è stato l’Olimpico di Torino: in occasione della sfida contro l’Inter i tifosi granata hanno risposto, complice anche l’entusiasmo per la qualificazione in Europa League, occupando il 93,74% dei posti disponibili (25824 su 27550). All’ultimo posto secondo gli inglesi ci sarebbe la sfida del Friuli tra Udinese e Empoli con appena il 25,72% di percentuale di riempimento, in realtà i posti dell’impianto di Udine quest’anno non sono 30667 ma 12432 a causa dei lavori di ristrutturazione in corso, così il dato sale a 63,46%. Così lo stadio più vuoto, maglia nera continentale, è il San Siro (appena il 44,19% dei posti occupati), nonostante in programma ci fosse una sfida tra due nobili del nostro calcio come Milan e Lazio (non a caso tra le squadre che hanno perso più abbonati).

Come abbiamo detto questa statistica serve solo a trarre qualche indicazioni ma non può essere definitiva, chi è interessato può consultare i dati completi qui. Di sicuro però certifica quello che si sa ormai da tempo, il calcio italiano ha perso il suo appeal (ma non è che in Eredivisie ci siano tutti questi campioni), la gente non va più allo stadio e le ragioni sono da ricercare anche fuori dal campo. Gli impianti vecchi e scomodi non invogliano certo a seguire le partite dalle tribune, il problema della violenza è ancora molto attuale. C’è poi da considerare anche un aspetto per così dire climatico: agosto in Italia è diverso dallo stesso periodo nell’anno in Inghilterra o in Germania, infatti anche in Spagna il dato è sensibilmente più basso. Queste riflessioni non devono far pensare però che il problema non esista, bisogna provare ad invertire questa tendenza il prima possibile perché il terreno perso nei confronti degli altri paesi è ormai troppo.

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ultimo aggiornamento: 15-09-2014


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