La Roma si sbarazza del Chievo e approfitta del mezzo passo falso della Juventus, fermata dal pareggio in casa del Sassuolo, per portarsi ad un punto dal vertice occupato dai bianconeri. Dopo due settimane infuocate di polemiche i giallorossi si lasciano alle spalle la sconfitta dello Juventus Stadium e mostrano tutta la loro forza contro i veneti. I capitolini adesso sono attesi dall’impegno di Champions League contro il Bayern Monaco e poi dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria. Siamo ancora ad ottobre, ma già si comincia a far realmente sul serio: si tratta di due partite che delineeranno maggiormente le aspirazioni della formazione di Garcia. L’avversario era di un altro livello, ma il Chievo e Corini (che rischia il posto) dovranno cambiare radicalmente registro se vorranno centrare l’obiettivo salvezza.
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Numeri e curiosità – Ancora a segno Mattia Destro contro il Chievo: l’ex senese ha segnato sei gol contro il Chievo in campionato, compresa una rete all’esordio in Serie A (i veneti sono la sua vittima preferita). Sono otto i giallorossi andati a segno in questo campionato: altro primato per il club capitolino. Prima di questa partita la Roma era la formazione del campionato in corso con la percentuale di possesso palla più alta, 60.6% ( contro il Chievo è stato del 72%). Il Chievo non pareggia in trasferta da gennaio: da allora tre vittorie e nove sconfitte lontano dal Bentegodi.
I giallorossi hanno perso solo una delle ultime 23 gare casalinghe del massimo campionato (20V, 3N). Salgono a 13 i precedenti giocati a Roma: il Chievo ha segnato appena quattro gol (uno negli ultimi sette), mentre la Roma ha tenuto la porta inviolata in nove delle ultime 13 sfide di campionato contro il Chievo, incluse le due dello scorso anno. Due dei tre successi del Chievo sono arrivati proprio all’Olimpico, l’ultimo nel maggio 2013.
Le parole di Rudi Garcia a fine partita:
“È stato un grande inizio, avevo chiesto io di partire forte e cercare di segnare subito. Ne ho parlato il 17, ma la mia può essere una profezia. Ma ora pensiamo alla partita contro il Bayern del grande Pep Guardiola. È vero, ho parlato di scudetto venerdì 17 ma ho scoperto solo qui che quel numero non porta bene, da noi è il 13. Ma diciamo che ho fatto una profezia. In ogni caso la risposta la daremo sul campo con i miei giocatori. Dobbiamo avere sempre questo atteggiamento, anche sabato prossimo a Genova dove sarà una partita bella ma difficile. Con questo atteggiamento vogliamo puntare in alto, ma ora concentriamoci su martedì: sarà un Olimpico di fuoco, pieno, non vedo l’ora. I miei giocatori sono stati bravi a cominciare alla grande, giocando un bel calcio e segnando tre gol in 30 minuti. Poi siamo stati intelligenti nella gestione, senza mollare sul piano dell’intensità e della qualità. Abbiamo gestito anche grazie a giocatori di esperienza, che sanno come comportarsi in questi momenti. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo giocato così senza molti giocatori senza gli infortunati come Keita, che ha fatto un inizio di stagione grandissimo, e Iturbe; mancavano anche Gervinho e Manolas. Ma sul campo è arrivata una grande risposta da Ljajic e Destro, che hanno dimostrato di essere giocatori importantissimi”.
La delusione di mr Corini:
“Quando prendi gol dopo pochi minuti contro una squadra dai valori che ha la Roma è dura. Dopo lo svantaggio siamo anche tornati in gara, poi però loro hanno trovato immediatamente il raddoppio e poi il terzo gol su calcio di rigore. Era chiaramente difficile pensare di poter recuperare a quel punto, ma l’importante è stato aver visto una squadra che lavorava insieme. Il duello tra Juventus e Roma? Io penso che nella passata stagione la Juve avesse qualcosa di più. Quest’anno la Roma è al livello della Juve e se la giocherà fino all’ultimo”.
Roma – Chievo 3-0 | La fotogallery
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