Arthur Masuaku, francesino in forza all’Olympiakos, è stato uno degli alfieri del successo greco ai danni della Juventus nel terzo turno della Champions League 2014/15. E non senza che ci sia un retroscena che lascia l’amaro in bocca soprattutto a Paratici, visto che proprio nel maggio scorso il giocatore fu seguito dai bianconeri in Ligue 1 (giocava nel Valenciennes) su suggerimento di alcuni intermediari italiani.

Non fu una bocciatura, ma non ci fu neppure convinzione. In testa c’era da tempo il nome di Evra per la corsia di sinistra e questo connazionale e coetaneo di Pogba, che se la cavava bene anche da centrale difensivo nelle emergenze, piaceva ma non abbastanza. D’altronde il costo dell’operazione era chiaro: 250.000 euro di indennizzo al Valenciennes e contratto da 400.000 euro annui per Masuaku. Niente, la Juve ha deliberatamente scelto di non concludere. Così il giocatore ha accettato l’ingaggio dell’Olympiakos che lo ha prelevato per 500.000 euro e lanciato titolare sull’out di sinistra.

Al Pireo accade poi ciò che nel calcio sovente accade: cioè ricevere in qualche modo la vendetta del campo. Perché Masuaku non solo è stato protagonista, tra i migliori in campo, ma ha anche acceso gli occhi di tutti gli osservatori europei mettendo anche in grandissima difficoltà un giocatore solido come lo svizzero Lichtsteiner. Grande prestazione dunque la sua, e musi lunghi per più motivi in casa Juventus. Anche perché oggi Masuaku sul mercato vale dai 6 agli 8 milioni, e siamo soltanto a fine ottobre…

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