Ancora pochi giorni, poi l’Inter dovrà mettere tutte le carte sul tavolo dell’Uefa: il club nerazzurro è stato convocato dalla Camera investigativa del Club Financial Control Body, cui spetta il compito di verificare la situazione dei conti della società di Erick Thohir. L’Inter ha avviato tutte le pratiche necessarie al riequilibrio dei conti, pesantemente in rosso: per rientrare dai danni fatti dalla precedente gestione, la società nerazzurra dovrà pagare un mutuo con rate trimestrali da 3 milioni di euro, più una maxi rata finale da oltre 180 milioni di euro. Nell’immediato, però, l’Uefa non può fare altro che constatare che i conti non siano in linea con i dettami del Fair Play Finanziario, ma prima di decidere le sanzioni deve vedere nero su bianco gli incartamenti di Thohir.

Alla base del Fpf c’è l’impossibilità per le società partecipanti alle manifestazioni Uefa, di spendere più di quanto guadagnino: l’Inter da questo punto di vista è messa molto male, ma la nuova dirigenza punta a scaricare tutto sulla precedente gestione Moratti, mettendo sul piatto tutte le mosse fatte da Thohir per adeguarsi alle direttive di Michel Platini creando discontinuità con il recente passato. Oltre a pagare l’oneroso mutuo, il magnate indonesiano garantirà all’Uefa di aver posto le basi per un progressivo aumento dei ricavi e il taglio dei costi.

Erick Thohir Portrait Session

Secondo quanto trapela da Milano, il 7 novembre a Nyon dovrebbe esserci anche Erick Thohir, che accompagnerebbe il Ceo Michael Bolingbroke – colui il quale ha fatto imbufalire Moratti con le sue dichiarazioni nell’ultima assemblea dei soci – , al d.g. Marco Fassone e al responsabile finanziario Michael Williamson. Thohir spera di incontrare anche Michel Platini, in modo da convincerlo personalmente del bontà del suo nuovo progetto. Quanto alle sanziono, l’Inter rischia una multa salata, mentre più difficile la riduzione della rosa per le competizioni Uefa.

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ultimo aggiornamento: 30-10-2014


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