Continua il calvario del Parma che dopo aver perso l’Europa League conquistata sul campo per questioni burocratiche, non riesce a staccarsi dall’ultimo posto in Serie A. La squadra di Roberto Donadoni ha rimediato 8 sconfitte in 9 partite, ma il tecnico, almeno per ora, non rischia l’esonero. Si fa delicata, però, la posizione dei dirigenti: dopo aver rassegnato le dimissioni ed essere poi tornato sui propri passi, il presidente Tommaso Ghirardi deve fare i conti anche con il deferimento da parte della Procura Federale. Stesso provvedimento è stato emanato nei confronti dell’amministratore delegato, Pietro Leonardi, e di Mario Bastianon, presidente del Collegio Sindacale del club.

Dopo essersi visto sottrarre la qualificazione all’Europa League in segreteria a favore del Torino, il Parma aveva presentato a maggio ricorso all’Alta Corte del Coni, senza però ottenere alcunché: ricorso respinto per aver pagato in ritardo qualcosa come 300.000 euro di Irpef. E proprio problemi relativi al pagamento dell’Irpef, oltre che inadempienze sugli stipendi, è alla base del nuovo provvedimento della procura federale, che ha deferito il Parma e tre sui dirigenti, tra cui il presidente Ghirardi e l’ad Leonardi. Ecco la nota ufficiale pubblicata dal sito della Figc, sul quale vengono pubblicati anche i comunicati della giustizia sportiva:

“A seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., il Procuratore federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, rappresentanti legali pro-tempore del Parma e la società stessa a titolo di responsabilità diretta e oggettiva. [Ghirardi e Leonardi sono stati deferiti] per non aver documentato agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovute ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2013, nei termini stabiliti dalla normativa federale e per non aver utilizzato per il pagamento degli emolumenti dovuti ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2013 il bonifico bancario, sul conto corrente indicato in sede di ammissione al Campionato di competenza”.

Inoltre, lo stesso Leonardi e Bastianon, presidente del Collegio Sindacale del Parma, sono stati deferiti “per aver prodotto alla Co.Vi.So.C. in data 17 febbraio 2014 la dichiarazione attestante circostanze e dati contabili non veridici”. Stando alle prime indiscrezioni, il Parma rischierebbe una multa salata o addirittura, nella peggiore delle ipotesi, una penalizzazione in termini di punti nell’attuale campionato. Ovviamente, la società emiliana non ha alcuna intenzione di stare a guardare e preannuncia una difesa tenace:

“Contrasteremo il deferimento fermamente – dice l’ad Leonardi – , facendo valere le nostre ragioni in ogni sede deputata, anche tenuto conto del fatto che il provvedimento stesso riguarda fatti e circostanze per le quali il Parma ha già subito una sanzione abnorme e sproporzionata (l’esclusione dall’Europa League, ndr). Il provvedimento che ci è stato notificato oggi era ampiamente prevedibile e lo consideriamo alla stregua di un atto dovuto da parte della Procura Federale. Per tali ragioni non ci coglie impreparati. Perché non si creino poi inutili allarmismi, ci tengo a dire a tutti i nostri tifosi che sono fiducioso che non vi saranno ulteriori conseguenze negative”.

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ultimo aggiornamento: 30-10-2014


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