Tottenham – Partizan Belgrado, partita valida per la quinta giornata del Gruppo C di Europa League, ieri sera è stata sospesa per circa dieci minuti sul finire della prima frazione di gioco. La decisione è stata presa dall’arbitro in seguito alla terza invasione di campo verificatasi nel giro di pochi minuti. Episodi certamente censurabili ma non nuovi, soprattutto quando si parla di stadi come quelli inglesi in cui non ci sono barriere divisorie tra gli spalti e il campo. I tre invasori hanno messo in scena la loro performance ai minuti 22, 26 e 41, rallentando non poco la partita visto che, soprattutto nel caso del primo uomo, gli stewart hanno avuto qualche difficoltà a ristabilire l’ordine. Una volta entrati in campo i tre tifosi si approcciavano ai giocatori per scattarsi una foto, la sfida, come preannunciato nel video, era quella di vedere chi riusciva a correre di più senza essere intercettato.

In questi casi la Uefa apre un’inchiesta per appurare le responsabilità del club di casa che deve incaricarsi della sicurezza, ma questa volta la vicenda potrebbe essere più complicata del previsto. Le invasioni di ieri sera non sono state un’azione spontanea ma un’operazione di marketing ben pianificata, gli indizi in tal senso sono molti. Dietro ci sarebbe l’azienda produttrice di cuffie BussBuds, il nome è chiaramente leggibile sulle magliette indossate dagli invasori, e già nella giornata di ieri era stato annunciato qualcosa di eclatante. Gli stessi protagonisti del gesto si sono premurati di riprendere tutto, prima e durante la partita, il video è stato poi pubblicato sul canale TrollStation che ieri aveva fatto un annuncio sibillino attraverso Twitter: “Non vi anticipiamo niente ma aspettatevi qualcosa di folle stasera”

.

Cosa rischia il Tottenham?

Il club londinese rischia una sanzione dalla Uefa e non solo per non essere stato in grado di prevenire quanto accaduto, eppure non sarebbe stato difficile visto che i tre invasori avevano preannunciato la loro impresa proprio sotto gli occhi di un divertito stewart all’ingresso dello stadio. Il problema principale è che il Tottenham ha anche un accordo commerciale in corso con BussBuds, potrebbe quindi non essere stato all’oscuro di quanto sarebbe successo. La società ha fatto sapere che la natura dell’accordo è di semplice utilizzo del marchio, non si tratta quindi di una vera e propria partnership commerciale. Nel frattempo i prodotti griffati Spurs dell’azienda in questione sono spariti dal negozio ufficiale del club. Su questo indagheranno gli inquirenti della Uefa. Ovviamente sul sito ufficiale della squadra londinese è apparsa una nota con la quale si condanna il comportamento dei tre tifosi, stesse parole di biasimo sono arrivate anche dalla BussBuds.

Gli invasori di campo durante Tottenham – Partizan


A rischiare delle conseguenze sono anche i due calciatori Soldado e Dembélé, entrambi sono intervenuti per fermare gli invasori e questo potrebbe portarli ad essere sanzionati per condotta violenta. La Uefa è abbastanza chiara in merito: i giocatori in campo non devono assolutamente intervenire in circostanze del genere, è un compito che spetta solo e soltanto agli stewart. Certo sarebbe una beffa per i due, anche perché chi doveva fermare i “cavalli pazzi” non ha svolto certo un lavoro impeccabile se è vero che per fermare il primo invasore, che fisicamente non aveva le fattezze di Bolt, è servito oltre un minuto. Vedremo quali saranno le conclusioni dell’indagine ufficiale, augurandoci che almeno per Soldado e Dembélé venga usato del buon senso.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 28-11-2014


Calciomercato Roma: soffiato Chiriches alla Juve

Campagna europea 2014/2015: la lenta ripresa del calcio italiano