Il nuovo stadio della Roma non s’ha da fare? Continua ad essere in salita la strada che dovrebbe portare nel giro di pochi anni il club giallorossi ad avere un proprio impianto di proprietà. Secondo quanto riferiscono i quotidiani di oggi, la Regione Lazio ha atteso invano il progetto definitivo: il Comune di Roma, da poco commissariato in seguito alle dimissioni del sindaco Ignazio Marino, avrebbe dovuto consegnare entro il 15 novembre il plico che però ancora non si è visto. E, ad oggi, non è stato fissato nemmeno un nuovo termine della consegna del progetto.

Senza la documentazione necessaria, la Regione Lazio non potrà avviare nei tempi stabiliti la Conferenza dei servizi e per questo sono previsti ulteriori slittamenti. Se la Roma, dunque, pensava che nella primavera del 2016 sarebbero iniziati i lavori, deve rivedere i propri piani. Il nodo è rappresentato dalla mancanza dei fondi per le opere pubbliche collegate all’impianto, che non sono affatto poche: dal ponte pedonale verso la Magliana e il parco, al prolungamento della Metro B, passando per tutti quegli interventi necessari per ammodernare e rendere scorrevole la viabilità su Ostiense, via del Mare, Raccordo e Roma-Fiumicino.

Lavori che sarebbero stati quantificati in circa 300 milioni di euro, per i quali l’amministrazione Marino aveva già certificato la ‘pubblica utilità’ e concesso l’agibilità. Il presidente James Pallotta si è impegnato a reperire 50 milioni di euro, ma degli altri 250 al momento non c’è certezza. Dopo il Milan, anche la Roma rinuncerà alla costruzione del proprio stadio di proprietà?

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ultimo aggiornamento: 18-11-2015


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