Calcioscommesse – La Procura Generale di Brescia impugna la sentenza di assoluzione di Antonio Conte. L’ex ct della nazionale italiana, oggi allenatore del Chelsea, era stato assolto lo scorso 16 maggio dal giudice dell’udienza preliminare nel processo con rito abbreviato del tribunale di Cremona. Il procuratore della Repubblica di Creomona, Roberto De Martino, aveva chiesto 6 mesi di reclusione per frode sportiva in merito alla presunta combine di AlbinoLeffe-Siena del 2011. Di quattro mesi, invece, la richiesta nei confronti del suo vice Angelo Alessio.

Il gip Pierpaolo Beluzzi, però, aveva assolto il tecnico e il suo collaboratore non essendoci prove che Conte fosse a conoscenza di scommesse legate alla combine né di denaro eventualmente promesso ai giocatori. Per il tecnico leccese fu un vero toccasana, dopo una vicenda che lo ha esposto ad un tormentone mediatico durato per ben quattro anni. Ecco cosa scriveva proprio il 16 maggio scorso Antonio Conte sulla sua pagina Facebook ufficiale:

“Ho sofferto tanto per il mio nome accostato alla vergogna del calcio scommesse oggi finisce un incubo. Quattro anni fa, con la perquisizione avvenuta nella mia abitazione alle cinque del mattino iniziava un periodo da incubo che a tratti mi è sembrato non potesse mai finire”.

L’ex ct della nazionale italiana era stato assolto assieme agli altri che avevano chiesto il rito abbreviato. Ora, però, la Procura di Brescia potrebbe riaprire la vicenda. Quanto al processo di Cremona, nei confronti di circa 50 imputati, tra calciatori e dirigenti, la prima udienza è fissata per il 6 dicembre 2016.

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ultimo aggiornamento: 07-07-2016