Domani l’Inter sfiderà il Benevento al Ciro Vigorito e l’obiettivo, ovviamente, è quello di portare i 3 punti a casa. I giallorossi sono ultimi in classifica e, oggettivamente, hanno messo in mostra enormi limiti tecnici, tattici e caratteriali in questo avvio di campionato. Il pericolo più grande per l’Inter è quello di sottovalutare l’avversario ed il primo ad ammetterlo è stato proprio Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Non siamo ancora perfetti, dobbiamo migliorare. E questo rende impossibile abbassare la guardia, bisogna metterle in campo le possibilità che abbiamo. Dobbiamo essere esigenti verso noi stessi. Dobbiamo riconoscere che non siamo ancora quelli che vorremmo essere, di conseguenza questo ci obbliga a non abbassare la guardia e ad avere una velocità superiore per essere meno prevedibili. Comunque ci sono delle cose fatte bene”

Spalletti sta lavorando su un progetto ancora acerbo, ma è convinto di poter trovare in corsa le soluzioni giuste, anche per il centrocampo che la critica ha poco apprezzato fino ad ora: “Si vuole dire che noi abbiamo problemi in quella zona, in realtà tutte le soluzioni che abbiamo sono buone. Avere un mazzo di carte importante, ci permetterà di far giocare sempre i migliori. Sulla trequarti sto cercando velocità di esecuzione, siamo ancora abituati a toccare una volta in più la palla. Si ragiona singolarmente a volte e non come gruppo. Come distanze di squadra siamo andati abbastanza bene, ma come detto bisogna fare qualcosa di più“.

Spalletti ha poi risposto anche a quanti considerano questo inizio di stagione frutto di circostanze fortunate: “Non mi infastidisce nulla, ognuno dice ciò che vuole, noi abbiamo avuto un comportamento corretto come comprensione del nostro percorso e qualcosa è girato a nostro favore. La fortuna c’è, e gira dalla parte di chi pensa di fare le cose giuste e noi lo stiamo facendo. Dobbiamo alzare creatività e fantasia in alcune giocate. Ci vogliono intuizioni pazzesche, in questo dobbiamo fare di più, soprattutto se siamo l’Inter. Le prime due sono forti davvero, hanno qualità individuali e collettive. Si dice che la Juve funzioni meno come collettivo rispetto al Napoli, ma mostra facce diverse, mentre gli azzurri hanno una qualità incredibile e difficile da arginare. La Juve è stata diversa, tra quella vista con la Fiorentina e quella col Torino, ma si è sempre dimostrata squadra“.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2017


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