17.00 – Continuano ad emergere dettagli sulle figure arrestate questa mattina, a cominciare dal titolare di Eurnova a cui era stato affidato il progetto dello Stadio. Luca Parnasi, secondo quanto emerge dalle intercettazioni con alcuni suoi collaboratori, era intenzionato a dare soldi alla politica per riuscire a fare affari. È la Repubblica di Roma, oggi, a pubblicare lo stralcio di una conversazione intercettata:

Spenderò qualche soldo sulle elezioni…che poi con Gianluca vedremo come vanno girati ufficialmente con i partiti politici eccetera… anche questo è importante perché in questo momento noi ci giochiamo una fetta di credibilità per il futuro ed è un investimento che io devo fare…

Le intercettazioni sono pubblicate nelle oltre 300 pagine dell’ordinanza che ha portato all’arresto di Parnasi e di altre otto persone.

12:40 – Nuovo stadio della Roma, Matteo Salvini difende Luca Parnasi. Appresa la notizia degli arresti nella capitale, il ministro dell’Interno si è così espresso:

“Dico qualcosa controcorrente, chi stava lavorando alla costruzione dello stadio della Roma (Parnasi, ndr) lo conosco personalmente come una persona perbene. Ora è nelle patrie galere, non si conosce mai una persona fino in fondo, spero possa dimostrare la sua innocenza”.

Riccardo Fraccaro, ministro dei Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta, ha invece parlato a Radio 24:

“Lanzalone (presidente di Acea e consulente scelto dal M5S, ndr) lo conosco perché è stato un consulente apprezzato in varie fasi delle nostre attività politiche. Non sono mai contento quando una persona in sè viene indagata, ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che ne risponda. Dobbiamo però capire quali sono i motivi degli arresti. Solamente dopo un’analisi attenta si potranno esprimere dei commenti sensati. Ovviamente se qualcuno ha voluto fare il furbo io sono contento che una magistratura sia intervenuta”.

Breve il commento alla vicenda di Virginia Raggi, sindaco di Roma:

“Aspettiamo di leggere le carte. Al momento non esprimiamo alcun giudizio. Se il progetto va avanti? Se è tutto regolare spero di sì. Chi ha sbagliato pagherà. Noi stiamo dalla parte della legalità”.

10:05 – Nuovo stadio della Roma, i nomi degli altri arrestati. Tra i destinatari delle misure disposte dalla Procura di Roma ci sono anche Gaetano e Alberto Papalia, ex proprietari del terreno Tor di Valle nel quale dovrebbe sorgere l’impianto voluto dal presidente giallorosso James Pallotta e l’ex assessore regionale Michele Civita (PD), raggiunto da arresti domiciliari.

08:40 – Nuovo stadio della Roma, ecco i primi nomi degli arrestati. A finire in manette, secondo quanto riferisce Repubblica.it, l’imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che si sta occupando della realizzazione del progetto dell’impianto. Ai domiciliari Luca Lanzalone, presidente di Acea e consulente della giunta Raggi per il progetto del nuovo stadio della Roma, oltre ad Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. In cambio di favori agli imprenditori coinvolti nella costruzione dell’impianto, gli indagati avrebbero ricevuto alcune utilità, come l’assunzione di parenti e amici.

Nuovo stadio della Roma | Corruzione

Il nuovo stadio della Roma finisce nel mirino della Procura capitolina. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale della capitale stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal Gip nei confronti di 9 persone. Sei persone sono finite in carcere, tre agli arresti domiciliari, tra di loro ci sarebbero anche politici e imprenditori, i cui nomi per il momento non sono stati resi noti. L’operazione è iniziata alle prime luci dell’alba ed è coordinata dalla Procura di Roma. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di altri reati contro la Pubblica amministrazione. A questo punto, è facile prevedere un nuovo stop nella realizzazione del nuovo stadio della Roma.

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ultimo aggiornamento: 13-06-2018


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