Sono trascorsi quasi sette mesi dalla morte di Emiliano Sala e del pilota David Ibbotson, ma le cause esatte del decesso e la dinamica che ha portato il velivolo sui cui viaggiavano ad inabissarsi nella Manica sono ancora oscure. Il centravanti argentino è deceduto il 21 gennaio scorso, ma le indagini sono ancora in corso e oggi sono stati resi pubblici dalla Air Accidents Investigation Branch (AAIB) alcuni dettagli che potrebbero rivelarsi molto importanti.

I test effettuati sul corpo di Sala hanno evidenziato la presenza di alti livelli di monossido di carbonio nella cabina di pilotaggio. Si parla di quantità tali da poter provocare addirittura convulsioni, perdita di coscienza, un attacco di cuore. Il corpo di Ibbotson non è ancora stato trovato, ma è assai probabile che anche lui sia stato esposto a dosi importanti di monossido di carbonio. A causare la caduta dell’aereo, dunque, potrebbe essere stata causata dall’avvelenamento del pilota, che non sarebbe stato ad un certo punto in grado di governare il mezzo.

Morte Sala: parla l’avvocato della famiglia

L’avvocato della famiglia Sala, si è così espresso in merito alle ultime novità derivanti dalle indagini:

“La quantità di monossido di carbonio trovata nel sangue di Emiliano apre a nuovi quesiti. Come sia morto verrà determinato dall’indagine attualmente in corso. La famiglia di Emiliano pensa che una dettagliata analisi dell’aeroplano sia fondamentale. Il mondo deve sapere come sia stato possibile che il monossido di carbonio sia penetrato nella cabina dell’aereo, la famiglia del giocatore esige che il velivolo sia recuperato al più presto”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 14-08-2019


Icardi, il piano dell’Inter: se non va via, tribuna per 2 anni

Balotelli: “Sono a casa mia, ho sentito Mancini, sogno l’Europeo” (VIDEO)