Tutto s’è consumato in pochi giorni: la escalation di tensione tra Agroppi e Mancini ha vissuto di dichiarazioni sibilline prima, repliche stizzite poi, fino a giungere a una lettera dell’ex allenatore all’attuale tecnico dell’Inter, missiva che definire un atto dichiarato di antipatia del primo nei confronti del secondo è forse un eufemismo. Ma andiamo con ordine.

All’indomani del pareggio di Livorno dell’Inter, Agroppi a Lunedì di Rigore su La7 aveva accusato Moratti di aver speso troppi soldi nei suoi dodici anni alla guida della società nerazzurra, in particolar modo per il contratto di Mancini. Nella conferenza stampa alla vigilia di Inter-Sampdoria, il tecnico di Jesi (clicca qui per la Gallery di Roberto Mancini) aveva risposto ad Agroppi con parole per niente morbide: “Parlare di certi argomenti non ha logica. Questo lavoro lo fai perché ti piace. Poi, se le cose vanno bene, c’è chi ti gratifica e questa persona va ringraziata. Il mondo è pieno di invidia. Spesso chi ha tempo libero va in tv a fare il professore. A volte, però, sarebbe meglio restare a casa“.

L’ex calciatore del Torino, nonché allenatore della Fiorentina, non se l’è tenuta e in linea col suo personaggio ha pensato bene di dare in pasto al Corriere dello Sport e al Tuttosport una piccantissima risposta al suo ormai ex collega. I toni sono ironici e pesanti nel contempo, di seguito ne riportiamo il testo integrale.

Caro Roberto, da calciatore eri grande e ti ho amato alla follia. Oggi un po’ meno, ovviamente. Hai detto che sono invidioso, fallito, che la mia vita è fatta di scarsi contenuti. Beh, fallito perché non ho vinto due scudetti di cartone?
Invidioso perché non ho il tuo conto in banca? Mah, guarda, si può essere ricchi pur essendo meno ricchi, e poi una vita con scarsi contenuti? Ti posso assicurare che ho una famiglia bellissima, la quotidianità mia è fatta di sentimenti e di cose concrete. Certo non ho una barca da 35 metri, ho solo un gommoncino, ma d’altra parte sulla mia strada non ho mai trovato un presidente come Moratti.
E per quanto riguarda il fallimento da allenatore? Ho fatto quel poco o quel tanto che mi è stato concesso solo con le mie forze. Tu invece sei stato un allenatore abusivo alla Fiorentina e alla Lazio grazie ai papaveri romani che ti hanno protetto e non ti sei sentito schiavo neppure per un attimo?
Comunque guarda, ti auguro tutti i successi di questo mondo, ma soprattutto ti auguro di raddoppiare l’ingaggio visto che ci tieni tanto, anche perché 10 miliardi delle vecchie lire all’anno per te in effetti sono molto pochi, ne meriti molti di più.
A proposito, quando a fine mese vai a riscuotere un miliardo delle vecchie lire per trenta giorni di lavoro non ti senti un po’ in difficoltà? Non arrossisci neppure un po’? Ti voglio dare un buon consiglio: eventualmente meglio fallito che raccomandato.

Sarà finita qui la querelle? O dietro l’angolo vi saranno ancora risposte e polemiche? Probabilmente Mancini avrà cestinato la lettera e si sarà tuffato nel pre-gara di Roma-Inter: domani all’Olimpico la migliore risposta ad Agroppi potrà darla sul campo!

Riproduzione riservata © 2023 - CALCIOBLOG


Domenico Criscito e la fretta di tifosi e critica

Raccattapalle poco sportivo