Dopo il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, molto critico nei confronti dell’arbitraggio di Rizzoli nella sfida persa dai suoi a San Siro contro i Campioni d’Italia dell’Inter, anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, si scaglia contro i fischietti. Queste le parole dell’ex dirigente sampdoriano, che si è mostrato seccato in particolare per quanto riguarda il trattamento subito dal serbo Milos Krasic:
Ormai si è creato un caso Krasic: capisco che il giocatore a Bologna abbia sbagliato, ma ha pagato duramente. E adesso vediamo che contro l’Udinese non gli sono stati fischiati almeno due falli a favore: non lo dico soltanto io, ma tutti quelli che hanno visto la partita. Non vorrei che si fosse creato un tam tam intorno al giocatore: ogni volta che cade è colpa sua. Krasic non è un cascatore. Certe volte, proprio per il modo in cui corre e per la velocità della progressione, può anche cadere, ma in tante occasioni viene picchiato duro. E questo non è accettabile.
Marotta prosegue poi la sua invettiva, individuando il punto cruciale del problema nel passato dei bianconeri, macchiato dalla vicenda Calciopoli: “Mi auguro che gli arbitri non usino due pesi e due misure, sarebbe una brutta immagine. Però mi rendo contro che in alcuni momenti non abbiamo la considerazoione che meritiamo. Dopo Calciopoli abbiamo notato che gli arbitri che ci dirigono sembrano quasi voler dimostrare quanto sono bravi e integerrimi nel non favorire la Juve. Noi non vogliamo assolutamente essere avvantaggiati, ma chiediamo uniformità di giudizio.”
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