La Corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che la Juventus, nelle persone di Antonio Giraudo, amministratore delegato, e Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico, commise in modo continuato, per 4 stagioni, il reato di frode sportiva violando la legge 401 dell’ 89. Sentenza definitiva che smentisce di fatto quella del Tribunale che, aveva sì condannato il medico Agricola, assolvendo però (con formula dubitativa) il buon Giraudo.
In data 29 maggio 2007, la suddetta corte, ha sentenziato che la Juventus del lustro 1995-1998 era composta da una rosa di giocatori dopati.
A quei giocatori, grandissimi per altro, come Vialli, Ravanelli, Peruzzi, Ferrara, Deshamps e Del Piero, vennero sistematicamente somminstrati farmaci proibiti oltre ad altre sostanze allora lecite senza che ve ne fosse necessità, su atleti in perfetta salute (ad esempio l’Epo la somministrazione di Epo non è stata provata).
Chiariamo subito che la società bianconera non rischia nulla perchè il reato, ora accertato, è caduto in prescrizione, ma colpisce ancora una volta la gestione scriteriata di questa grande società che conta milioni di tifosi.
Tifosi vittime di quello stesso management che ha contribuito a grandi successi.
Tifosi che hanno dovuto sooportare un anno di purgatorio, seguendo i propri beniamini in B, dopo aver vinto l’ennesimo scudetto sul campo.
Vittime come i giocatori: quei campioni che, quotidianamente sudavano sui campi di allenamento, per poi dare tutto in campo, la domenica o il mercoledi di Coppa e che in quegli anni vinsero, meritatamente, 3 scudetti, 1 Champions e 1 Intercontinentale.
Vittime dicevo, o complici? Possibile che non sapessero? Che non si siano mai accorti di nulla? Che non abbiano mai fatto domande? Che nessuno si sia mai ribellato?
Sarà dura ricostruirsi un’immagine, nonostante la Juventus appena tornata in A, in comune con quella, abbia solo i colori sociali e il suo simbolo, il capitano Alessandro Del Piero, anch’egli vittima, e forse complice, di un sistema marcio, dove l’imperativo assoluto è vincere ad ogni costo, con ogni mezzo.
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