La situazione del Bologna sembra farsi sempre più precaria. Il club emiliano, in gravi difficoltà per i problemi economici del presidente Porcedda, è stato infatti penalizzato di un punto a causa dell’Irpef non pagata sugli stipendi dei giocatori per i mesi di maggio e giugno scorsi, il cui termine scadeva alla metà di ottobre, e rischia di vedersi inflitta una penalizzazione di ulteriori due punti per il mancato pagamento degli stipendi dei giocatori.
La Covisoc ha comunicato di aver proceduto alla penalizzazione: “per la mancata attestazione agli Organi federali competenti, del pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti delle mensilità di maggio e giugno 2010 nei termini stabiliti dalla normativa federale.” Inutile la difesa della società rossoblù che sosteneva “che il mancato pagamento delle ritenute per cui è vertenza e la relativa conseguente mancata attestazione agli organi federali sarebbero imputabili a soggetti estranei alla Società sportiva ed ai suoi legali rappresentanti pro tempore. In particolare hanno sostenuto che le fideiussioni emesse dalla Banca Lloyds e dalla BNL, sottoposte all’attenzione della Lega di serie A, sarebbero risultate false e tale circostanza avrebbe di fatto impedito di ottenere la provvista necessaria al pagamento delle imposte per cui è lite.”
Inibiti per sei mesi inoltre Silvino Marras e Sergio Porcedda, rispettivamente amministratore delegato e presidente del club.
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