Massimo Cellino tra gli studenti: nel giorno in cui il Comune ha dichiarato agibile il Sant’Elia per trenta giorni, decisione che non farà cambiare idea al patron dei sardi disposto a giocare le rimanenti gare dei rossoblu al Rocco di Trieste, gli iscritti alla Facoltà di Lingue dell’ateneo cagliaritano hanno avuto la preziosa possibilità di rivolgere le più svariate domande al presidentissimo del Cagliari, che si è definito scherzosamente “ostaggio del club” e quindi non potrà mollare la presa. Inevitabili le domande sulla bega stadio, con Cellino che ne approfitta per mandare bordate all’attuale amministrazione ma anche a quella passata:
“Il sindaco? Non posso giocare con i bambini. Non sarebbe giusto fare braccio di ferro con lui. Ho 55 anni, potrebbe essere mio figlio. C’è bisogno di aiutare questo ragazzo per rimettere in piedi questa città, che è stata distrutta dall’amministrazione precedente. Ho detto al Comune: se ti devo quei soldi, te li pago. Ma andiamo davanti a un magistrato, facciamo un collegio arbitrale e in trenta giorni ci dice se e quanto devo: stanno spendendo soldi per uno stadio completamente fuori norma. E stanno continuando a buttare denaro. Ispettori al Sant’Elia? Ci sarà la resa dei conti e vedremo chi ha ragione. L’accordo con Quartu? Intanto facciamo le corna, le esperienze passate mi hanno fatto capire che per costruire qualcosa, anche uno stadio, bisogna fare una guerra punica. Perciò non mi illudo. Ma non gioisco nemmeno se vedo il documento firmato, dopo aver visto come siamo stati cacciati dalla nostra città”.
Contro Catania e Chievo sarà ancora Trieste il teatro delle partite del Cagliari, così come è già stato contro l’Inter (a proposito, i tifosi hanno fatto sapere che contro gli etnei e i clivensi saranno presenti con una loro delegazione, alla faccia della distanza tra il capoluogo sardo e quello friulano). Poi ci sarà la Juve, alla penultima, anche questo match è stato confermato si giocherà a Trieste ma i tifosi bianconeri sono inviperiti proprio con Cellino: se contro l’Inter aveva adottato una politica dei prezzi normali, contro l’attuale capolista il numero uno cagliaritano punta al pienone per via della corsa scudetto e ha come obiettivo anche quello di intascare un bel po’ di soldini. Trenta euro per una curva, ma soprattutto 150 e 200 per distinti e tribune, con i ridotti (donne, bambini e disabili) che non esisteranno per le curve ma che saranno comunque esosi all’inverosimile per gli altri settori (100 per i distinti, 160 per la tribuna).
In ogni modo per chi volesse leggere le succulenti dichiarazioni di Cellino all’università circa il Cagliari e la questione stadio non può che cliccare qui e qui.
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