Spesso siamo portati a pensare che soltanto in Italia il calcio possa finire nelle aule dei tribunali, diciamo anche che questo tipo di pensieri non sono del tutto immotivati, se andiamo un po’ indietro nel tempo infatti possiamo ricordare molte estati bollenti fino ad arrivare a quella infuocata dell’anno scorso.
Ma questo tipo di storie succedono anche altrove e l’ultima in ordine cronologico ci arriva dal compassato Belgio.
E’ successo che nella scorsa stagione il Geel ha conquistato sul campo la promozione dalla terza alla seconda divisione ed è quindi proprio in seconda divisione che dovrebbe giocare se non fossero sorti problemi di natura burocratica. La società non è riuscita infatti a ottenere entro i tempi previsti la licenza professionistica e quindi non ha regolarizzato la sua iscrizione.
La seconda classificata, il Namur, ha allora avanzato la richiesta per essere lei a disputare il campionato di seconda divisione trovandosi in regola con le licenze.
La federazione belga però a gran sorpresa non ha deciso in favore di nessuna delle due squadra negando così la promozione ad entrambe.
I due club infuriati si sono rivolti alla magistratura ordinaria affidandole il compito di decidere chi dei due avesse diritto a questo privilegio.
Risultato? Non essendo i giudici arrivati a nessuna conclusione la federazione ha bloccato sia il campionato di terza che di seconda divisione in attesa di novità.
Provvedimento questo che certamente potrà sembrare drastico ma che in effetti era l’unico attuabile, lo stesso che forse bisognava prendere anche in Italia l’anno scorso per permettere alla giustizia di fare il suo corso senza fretta e pressioni.
Ma è ovvio che anche economicamente è molto più semplice bloccare due serie inferiori belga piuttosto che la Serie A, uno dei campionati più ricchi e importanti al mondo.
Staremo intanto a vedere come si concluderà la querelle.
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