Interessante anticipo delle 18 quello consumatosi a Catania tra etnei e la Lazio di Delio Rossi: succedono tante cose a dispetto di un avvio di gara molle, infiammato dal vantaggio dei padroni di casa firmato Michele Paolucci. Proprio il giovane scuola Juve era stato preferito in extremis a Izco, ripagando dunque la fiducia accordatagli da Walter Zenga; ma i biancocelesti possono mangiarsi le mani per aver sciupato, nell’ultima ora di gioco, diverse occasioni: la più ghiotta sui piedi di Pandev che ha sbagliato un rigore superbamente parato da Bizzarri. In ombra Rocchi, ma in ogni modo prestazione maiuscola del portiere argentino dei rossoazzurri. (Video)

Zenga, che alla vigilia pareva volesse rendere molto folto il centrocampo, opta per un più offensivo tridente promuovendo Paolucci al posto di Izco; Martinez e Mascara a completare l’attacco, in difesa i due acquisti di gennaio Potenza e Capuano col solito baluardo Stovini al centro. Rossi manda in panca Zarate, nel suo 4-4-2 spazio avanti a Rocchi e Pandev; Matuzalem non ce la fa, c’è Brocchi in mediana con Ledesma, sugli esterni il solito Foggia più Manfredini, Cribari regolarmente in difesa dopo il caso scoppiato domenica scorsa. Non è grande calcio al Massimino, l’avvio è blando e le conclusioni in porta sono altissime (i due Ledesma); Mascara su punizione non riesce mai ad inquadrare la porta.

Al 24° lo squillo dei padroni di casa, di quelli che fanno male: su corner per la Lazio ripartono gli etnei, Brocchi regala palla al contropiede avversario, Mascara è veloce e innesca Ledesma il cui tiro smorzato si rivela un assist per Paolucci che a porta vuota insacca. Ci si aspetta che la partita si infiammi, non accade: Manfredini spara alle stelle, Mascara sfiora la traversa direttamente da calcio d’angolo. Sul finire di tempo però gli ospiti si svegliano, l’incornata di Foggia è fuori di poco, Lichtsteiner tira bene ma Bizzarri è pronto. Inizia la ripresa e sono ancora i biancocelesti a pungere: Rocchi parte sul filo del fuorigioco e serve a Pandev, gol del macedone ma la bandierina del guardalinee era alzata (forse l’off-side non c’era però).

Sono subito fuochi d’artificio, dunque, nel secondo tempo: Ledesma su punizione impegna il connazionale Bizzarri, gli etnei ripartono che è un piacere e sfiorano il raddoppio con Martinez anticipato di un soffio da Siviglia. Le squadre concedono spazi, soprattutto la Lazio che cerca il pari e così la classe degli avanti siciliani tiene perennemente in apprensione la difesa ospite; ancora Paolucci impegna Muslera con un tiro da destra, quindi lo stesso attaccante si dimostra egoista e fa un tiraccio anziché metterla in mezzo. Ma i biancocelesti sono vivi e al 60° hanno la più ghiotta delle occasioni: Pandev viene atterrato in area da Silvestre, Brighi indica il dischetto, ma proprio Pandev si fa parare il tiro da Bizzarri, abile e distendersi sulla sua sinistra.

Si accende il pubblico, la partita finalmente è davvero bella, ma la Lazio è troppo sprecona; al 20° della ripresa, ad esempio, quando Rocchi sbaglia approccio di testa con la palla e manda alle ortiche un cross perfetto di Lichtsteiner. Ancora il veneziano, ancora l’estremo difensore argentino, quindi la partita cala di ritmo: merito dell’ingresso di Izco al posto di Paolucci, Zarate, Mauri e Meghni per la Lazio non combinano granché, soprattutto l’argentino che si intestardisce nei dribbling ma viene sempre fermato. Dentro pure Llama per Mascara, quindi Silvestri a rimpolpare la difesa per Ledesma: il fortino regge alla grande, il Catania è a un passo dalla salvezza.

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