L’urlo del “cascatore”, l’urlo dell'”imbroglione”, come aveva sentenziato la Bild. L’urlo di Superpippo, 56 goal in Europa, in faccia al Bayern, in faccia allo spocchioso Khan, in faccia al supponente Hitzfeld, in faccia alla patetica stampa tedesca.
Prima c’era stato il sontuoso Clarence Seedorf ad ammutolire i presuntuosi teutonici.
Non ce n’è! Italia-Germania finisce sempre così, quando conta.
Non ce n’è! Quando il Bayern sente puzza di zolfo, finisce sempre allo stesso modo: passa il Milan.
C’è solo il Milan a rappresentare l’Italia in Europa. Ancora.
C’è solo il Milan a rappresentare l’Europa che non parla inglese.
Non sappiamo come andrà a finire il Derby dei Diavoli, ma per ora è così.
Era dal 1991 che il Bayern Monaco non perdeva in casa in Europa: allora fu la Stella Rossa Belgrado di Dejan Savicevic, Il Genio, a far piangere i bavaresi, andando poi ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie nella finale di Bari.
Il Milan si è ripreso con gli interessi il maltolto dell’andata, incluso il goal di Pippo in fuorigioco, a vendetta di quello annullato a Gilardino.
Uno-due micidiale in 4 minuti e ko tecnico. 0-2 per chi chiama da fuori Milano.
Poi Dida, attento e sicuro sulle, in realtà poche, frecce avversarie.
Nesta maestoso, Maldini imperioso, Gattuso tentacolare, Seedorf incantatore e, ovviamente Pippo, venefico.
Un po’ troppo rinunciatario Ancelotti nella ripresa, ma per ora va bene così.
Ora sarà durissima contro R7 & Co. ma per adesso, godiamoci il momento.
Il Milan c’è. Ancora. E c’è solo il Milan.
Riproduzione riservata © 2023 - CALCIOBLOG