La Consob, l’organismo preposto al controllo del mercato mobiliare italiano, ha multato Giorgio Chinaglia per 4,2 milioni di euro.
La sentenza parla di “condotte manipolative in relazione ai titoli della S.S. Lazio e per procurato ritardo all’esercizio delle funzioni di vigilanza Consob”.
I fatti si riferiscono alla vicenda della presunta intenzione di una società chimico-farmaceutica di acquistare il pacchetto azionario di maggioranza della società capitolina (approfondisci leggendo quest’articolo).
Diffondendo notizie “false e fuorvianti” il centravanti biancazzurro avrebbe determinato un andamento anomalo dei titoli azionari da cui l’accusa di manipolazione del mercato. Per quanto riguarda invece della seconda parte della condanna Chinaglia paga il suo presunto atteggiamento ostruzionistico che ha rallentato l’attività investigativa della Consob stessa.
Intanto Long John vive da un bel po’ a New York e da lì ha rilasciato un’intervista per la Gazzetta dello Sport nella quale spiega la sua versione dei fatti.
In pratica si dichiara innocente e fermamente convinto nel voler far emergere la verità, nello specifico si definisce lui stesso una vittima di questa storia.
Nel frattempo fa sapere che non ha la minima intenzione di pagare la salata multa anzi, con l’aiuto dei suoi legali, inoltrerà un ricorso.
Parla con un po’ di tristezza della sua attuale condizione di latitante ma rassegnato afferma che non ha intenzione di mettere piede in Europa, almeno finché questa faccenda non si sarà risolta.
Infine conclude la sua intervista con un messaggio per i tifosi laziali:
“Dico solo che mi dispiace. Io ho agito sempre in buona fede, sperando di riuscire a fare qualcosa di buono per la Lazio. Ho creduto come loro in quel progetto e mi sono esposto… Hanno fregato anche me.”
Vedremo come si concluderà questa storia, se Giorgione Chinaglia dovrà sborsare questi 4 milioni di euro o se riuscirà a dimostrare la sua innocenza.
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