Forse che forse i presidenti vulcanici e mangia-allenatori sono andati in letargo o si sono addirittura estinti? O più semplicemente la Serie A è così livellata verso il basso (di tutte le squadre) che bastano due vittorie per trovarsi a una manciata di punti dalla zona Champions League? Chissà, sarà che forse dopo anni il lotto dei venti tecnici della Serie A è bravo e preparato, oppure gli allenatori attualmente ai box non danno garanzie: da Ballardini a Donadoni, da Beretta a Papadopulo fino a Novellino, la schiera dei “mister” attualmente in pantofole e col cellulare acceso anche di notte è nutrito, ma faranno bene a mettersi l’animo in pace perché quest’anno sulle panchine si respira aria di controtendenza. Non si esonera più.

Va bene, otto partite sono poche, ma i proclami dei presidenti fanno ben intendere che la linea, in questa stagione sportiva, è questa: Cellino ha detto che se manderà via Bisoli autorizzerà chicchessia a sputarlo in un occhio, i Della Valle hanno blindato Mihajlovic, Pradé ha difeso Ranieri, Campedelli il cesenate riconosce il buon lavoro di Ficcadenti e Ghirardi crede ancora fermamente in Marino. Guidolin ha fatto ricredere Pozzi con un tris di vittorie, Ventura a Bari è intoccabile, Malesani è più o meno un subentrato (Colomba fu mandato via da Bologna a campionato ancora non cominciato). E ancora Iachini e Giampaolo: va bene i 9 punti (le due squadre non vincono da 4 turni, con le Rondinelle che hanno addirittura collezionato un poker di sconfitte), ma il gioco c’è e si ricorre alla sfortuna.

E non va meglio (o forse è più opportuno dire peggio) in Serie B dove soltanto l’immancabile Camilli del Grosseto ha già dato il ben servito ad Apolloni per piazzare sulla panchina dei maremmani Moriero. Che si sia placato l’isterismo del tutto e subito? Ovvio, da qui alla fine del campionato qualche allenatore salterà, ma pare difficile fare previsioni. Lo sanno bene i bookmakers che non sanno che pesci pigliare e almeno per un altro paio di giornate avranno serie difficoltà a prevedere il prossimo esonero. E voi, lettori assidui e affezionati di calcioblog, riuscite a vedere nella sfera di cristallo e a ipotizzare il prossimo avvicendamento? Domanda lecita perché noi, davvero, non sappiamo proprio chi può già preparare le valigie.

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