Non solo Totti e Nesta. Anche all’estero di tanto in tanto si ha notizia di giocatori che rinunciano prematuramente ad indossare la maglia della propria Nazionale. Ultimo caso celebre, quello dell’interista Ivan Ramiro Cordoba, difensore colombiano, autentico punto di forza della corazzata nerazzurra. Il giocatore ha reso pubblica la propria decisione con una lettera aperta indirizzata al Presidente della Federazione colombiana.
La notizia sicuramente avrà motivato più di un sorriso a Roberto Mancini, da sempre in guerra con i CT delle varie Nazionali rei di convocare a sproposito gli assi in sua gestione (vedi caso Vieira). Probabilmente saranno felici anche i tifosi della Beneamata, che potranno disporre del proprio beniamino senza vederlo sottoposto a viaggi transoceanici e a rischi extra di infortuni, tenendo conto anche dell’avanzare dell’età.
Quello che rende peculiare questa presa di posizione da parte del 31enne colombiano è la motivazione per cui Cordoba lascia la Nazionale.
Motivazioni espresse con garbo ma efficacia dal giocatore stesso:
“Troppa diffidenza nei confronti di calciatori che avevano sempre cercato di dare il massimo per la Colombia. Avevo annunciato la mia decisione a Pinto al termine della Coppa America. Al pari di altri compagni, avevo notato da parte dello staff tecnico troppa diffidenza nei confronti di tutto il gruppo. Pinto mi ha convocato ugualmente per le gare con Brasile e Bolivia, allora gli ho telefonato per ribadire che la mia posizione non era cambiata e per ottenere la revoca della convocazione, che infatti è poi arrivata”.
“In seguito ad alcune informazioni giornalistiche inesatte che sono state pubblicate in Colombia, ho scritto nei giorni scorsi una lettera alla federazione, che già conosceva tutto, e un comunicato stampa per spiegare ancora meglio ai tifosi e per ribadire comunque il mio amore per la Colombia e per la Nazionale, che mi auguro possa ottenere sempre risultati importanti“.
Piccata la replica di Jorge Luis Pinto, CT della Nazionale colombiana:
”Pensavo che Cordoba potesse tornare, però ha preso questa decisione e mi dispiace. Ma devo dirgli due cose: che ha avuto un’opportunità e non l’ha sfruttata, e che un colombiano non si rifiuta di servire la propria Patria”.
Insomma, una bella gara a chi è più permaloso!
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