Non c’è scaramanzia che tenga. E’ già tutto pronto per la festa scudetto in casa Inter. E non poteva essere alrtimenti.
I nerazzurri, che potrebbero festeggiare il loro quattordicesimo scudetto più uno nel tardo pomeriggio di oggi, sono virtualmente Campioni già da mesi.
In caso di conferma aritmetica, ci sarà un corteo da Largo Cairoli a piazza Duomo, un fiume nerazzurro che invaderà la città alle 21,30.
L’Inter, intesa come società, invece, di fronte all’argomento “festa” ha qualche certezza in meno.
La messa in scena del mega evento che coinvolgerà più di cento vip sta diventando più complessa del previsto.
Il primo nodo da sciogliere è la data.
Inizialmente era stato individuato il 24 maggio, però il Milan ha passato il turno di Champions League e tutto è tornato in discussione.
L’Inter infatti ha iniziato a considerare l’ipotesi che i cugini diventino campioni d’Europa, in tal caso festeggiare a San Siro rappresenterebbe un suicidio mediatico e un pericolo per l’ordine pubblico.
I rossoneri, infatti, tornerebbero da Atene proprio lo stesso giorno. Per questa ragione si è reso necessario aspettare i risultati delle semifinali per confermare al Consorzio San Siro la data dell’avvenimento.
L’alternativa presa in considerazione è quella di far coincidere lo spettacolo con l’ultima partita di campionato, Inter-Torino, quando fra l’altro Matarrese consegnerà la Coppa.
Ma anche questa ipotesi porta con sè dei rischi. Intanto non sarà possibile far pagare il biglietto ai tifosi, perché saranno già presenti dentro lo stadio e poi si dovrà ripulire il bordo campo dai cartelloni pubblicitari.
L’Inter infatti sembra intenzionata ad affidare la serata a una concessionaria di pubblicità diversa da quella che fino ad oggi si è preoccupata di trovare gli sponsor per l’intera stagione. L’imbarazzante questione verrà risolta nei prossimi giorni, è nell’interesse di tutti evitare frizioni.
Al momento dunque l’unica cosa certa oltre al luogo è la lista degli invitati che comprende personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e della cultura. Ligabue e Antonacci, fra l’altro, sono attesi in tribuna d’onore anche stasera.
Via | La Stampa
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