Ricompare sulla scena, stavolta per parlare della Lazio, Sergio Cragnotti. L’ex patron della Cirio, il Presidente che fece grande la società biancoceleste per poi sparire travolto dallo scandalo del crack delle sue società e lasciando la Lazio in “braghe di tela”, sembra decisamente ringalluzzito e punzecchia Claudio Lotito.

Non riesco a capire è perché Lotito pensi sempre a me quando c’è qualcuno che vuole prendere la Lazio. Tranquillizzo il presidente: quando desidererò acquistare il club farò un’operazione trasparente visto che la Lazio è quotata sul mercato. Sarebbe come un sogno nel cassetto. Per adesso è impossibile, e il sogno resta tale. Ma nella vita non bisogna mai dire mai.

Cragnotti non sembra realmente intenzionato a “riprendersi” la Lazio, ma non gradisce le colpe che il suo successore Lotito gli attribuisce indirettamente ogni qualvolta viene accusato, dalla stampa e dai tifosi, di aver “ridimensionato” la squadra e di essere eccessivamente morigerato nelle operazioni di mercato. Secondo il parere di Cragnotti la “sua” Lazio non era poi messa così male.

Quel che è certo è che io non avevo lasciato più di 40 milioni di debito. Non chiedete a me come siano arrivati a 150 con l’ingresso di Lotito

L’ex presidente non conteggia nella somma dei debiti da lui accumulati negli anni della super Lazio i famosi 129 milioni di euro di imposte non pagate, 129 mln per i quali Lotito ha raggiunto un dispendioso accordo di rateizzazione.

Chissà, fosse rimasto al timone della società avrebbe approfittato del Lodo Petrucci facendo fallire e retrocedere la Lazio per azzerarne i debiti. I tifosi biancocelesti avrebbero gradito?

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ultimo aggiornamento: 08-12-2007


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