A volte è necessario informarsi meglio prima di gridare allo scandalo. In questi giorni l’ Inter è stata chiamata in causa, assieme al Milan, per la vicenda relativa alle plusvalenze e ai bilanci truccati.
Nel caso in cui si arriverà al processo e ad una pesante condanna, nulla da eccepire. Ma sarà così?Oppure è tutta la vicenda ad essere un po..gonfiata?
Indagando si viene a scoprire che le vicende di Crespo e Morfeo sono tutt’latro che irregolari. Secondo la Procura le plusvalenze registrate nei bilanci 2003 di Inter e Milan risultano ancorate a valori palesemente irrealistici e ad esempio viene presentato il caso di Hernan Crespo.
Per farvi capire come sia molto difficile se non impossibile stabilire, individuare i parametri giusti per trasformare il giudizio sportivo sul valore di un campione in un dato finanziario, è bene prendere in esame non solo i dati nudi e crudi che risultano dal bilancio, ma anche inserirli nel contesto delle vicende di mercato. L’ attaccante argentino venne prelevato per 38 milioni nell’estate del 2002 dalla Lazio, nell’ ultimo giorno a disposizione per le trattative, in contemporanea con la cessione di Ronaldo al Real Madrid.A quel tempo giravano ancora molti soldi e si spendeva molto di più di quel che si incassava, avendo eccessiva fiducia nelle capacità del calcio di creare sempre più ricchezza con i diritti tv.
Ad una situazione al limite del collasso mise mano il governo che approvò il decreto spalma-debiti, in modo tale che si potessero spalmare in più esercizi le perdite di bilancio, abbattendo il costo del cartellino del giocatore e accantonando nell’ultimo anno di contratto una parte degli emolumenti degli stessi. Così avviene e nel febbraio 2003 il valore di Crespo viene, a norma di legge, abbattuto a 4,45 milioni di euro.
4 mesi dopo arriva Abramovich e si sa che il magnate russo non bada a spese: offre 28 milioni di euro per portarlo al Chelsea e naturalmente l’Inter dà il via libera alla cessione. Ora vorrei sapere dove sta il reato, se i freddi numeri vengono interpretati secondo le vicende calcistiche.
Caso Morfeo: se pensate che un calciatore, quando è in scadenza di contratto, arrivi pagando solo l’ingaggio al giocatore siene quantomeno sprovveduti. In molti casi ci si serve di procuratori e/o intermediari che vengono pagati per convincere il loro assistito a scegliere questa o quella società.
Gli 1,9 milioni di euro iscritti a bilancio dall’ Inter sono serviti proprio a questo fine: è il pagamento per la mediazione dell’ Unitotalsport.Uk, società che opera nel settore con professionisti italiani. Che poi queste società siano di finanziarie che abbiano il loro domicilio fiscale alle Isole Vergini, per ovvi motivi, non c’entra nulla con l’ Inter.
Spero che Borrelli sia un po più illuminato di un colonnello della finanza che probabilmente non sa che certe cifre vanno interpretate, contestualizzate e che stabilire oggettivamente la valutazione di un calciatore in un dato momento è quasi impossibile perchè vanno ad incidere moltissime variabili.
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