Tempo di presentazioni a Lecce, i giallorossi dopo aver salutato il vecchio allenatore, Mario Beretta, hanno dato oggi il benvenuto al suo sostituto Luigi De Canio. Il nuovo tecnico si è presentato con una conferenza stampa prima di iniziare a lavorare con la squadra sul campo. L’ex Siena e Queens Park Rangers ha provato a spiegare quello che si attende da questa nuova, difficilissima, esperienza non nascondendo le difficoltà che ci saranno da superare nelle prossima undici partite che mancano alla fine del campionato.
Dopo le rituali parole gentili nei confronti di chi l’ha preceduto ha iniziato a mettere in chiaro i suoi obbiettivi e le motivazioni che lo hanno portato ad accettare l’incarico: “Non sono un superman, ma ho scelto di venire a Lecce e tentare di salvare questa squadra perché ho trovato nelle parole della dirigenza tutto ciò che come professionista volevo trovare”. L’allenatore è fiducioso nei confronti degli uomini che avrà a disposizione per centrare l’obbiettivo: “Non credo che il Lecce sia inferiore alle altre 4-5 squadre che lottano per la salvezza e quindi ha tutto per poter tentare la salvezza. E’ un mini-torneo e spero di poter portare la squadra alla penultima giornata nella zona salvezza”.
Ovviamente affinché alla fine si possa festeggiare la salvezza ci sarà bisogno che tutti remino nella stessa direzione, per questo De Canio chiama in suo aiuto tutti, dai tifosi alla città in generale, dalla stampa fino all’ultimo giardiniere, senza dimenticare i calciatori che sono la parte fondamentale dell’ingranaggio: “Dovremo lavorare sulla testa dei calciatori più che sul modulo. Come ho detto il calcio è un gioco e se non ci si diverte non ci si può esprimere. Se invece ciò avviene, i calciatori possono tirare fuori anche cose che pensano non avere. Ma è importante comprendere, che ci possiamo salvare solo tutti insieme. Il Lecce da solo difficile che si salvi”.
Per il futuro non sono stati stilati programmi, la società giallorossa aveva proposto un contratto annuale ma De Canio ha preferito firmare soltanto fino a fine stagione. Soltanto allora ci potrà sedere intorno ad un tavolo e discutere del futuro. A questo punto non resta che fare l’in bocca al lupo al nuovo allenatore e alla squadra salentina.
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