Il Milan ha perso a Glasgow con i Celtic, sarebbe stata questa normalmente “la notizia” del giorno, invece non è così. Il pezzo forte della serata è la figuraccia planetaria di Nelson Dida, portiere rossonero. Questa volta non è una papera a mandarlo in prima pagina, anche se, come avete potuto vedere nel video della partita, sono stati ben due i suoi interventi goffi e scomposti, bensì la paradossale simulazione dopo il secondo gol scozzese che va oltre qualsiasi cronaca sportiva. (Clicca qui per vedere la sequenza fotografica, clicca qui per il video dell’episodio)
La partita è tesa, il pubblico non ha gradito il rigore (generoso, ma non inventato) che ha portato sul pari il Milan e al momento della rete di Scott McDonald esplode in un’esultanza sfrenata.
Anche troppo sfrenata, a dire il vero, straripante al punto che un isolato tifoso, pur di avvicinarsi ai beniamini che festeggiano nei pressi della bandierina del calcio d’angolo, entra in campo e attraversa braccia al cielo l’area piccola dove Dida, sconsolato, ripensa all’errore che ha causato il gol. Una scena fantozziana. Il tifoso peggiora la sua posizione e passando di fronte al portiere lo colpisce con un buffetto fra il collo e il mento.
Dida resta sorpreso per un attimo, poi si gira e cerca di inseguirlo. Il portiere ha tutte le ragioni del mondo: è inaccettabile che un tifoso possa entrare in campo durante una partita venendo in contatto con i giocatori, ma è qui che Dida combina la frittata. Accortosi di non poter più raggiungere il tifoso festante ha un’illuminazione, probabilmente una reminescenza delle imprese di un suo connazionale che giocava in Italia qualche anno fa.
Dopo pochi passi crolla al suolo come folgorato, si tiene la testa e rotola stravolto dal dolore. Sarebbe un comportamento censurabile, ma diviene semplicemente penoso quando decide di restare a terra simulando l’impossibilità di riprendere il gioco, obbligando il suo allenatore al cambio e uscendo in barella con una borsa del ghiaccio piazzata sulla tempia. Uno spettacolo indegno.
A fine partita Galliani cerca di contenere “i danni” annunciando che il “Milan Campione d’Europa non farà ricorso“, ma nei suoi occhi si legge la consapevolezza dell’errore nell’aver rinnovato il contratto ad un portiere sopravvalutato, presuntuoso, bollito e, lo scopriamo ora, anche scorretto.
Roba che nemmeno la monetina di Alemao….
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