Il prossimo 13 ottobre la Francia volerà nelle isole FarOer per affrontare la nazionale locale e, 4 giorni dopo, ospiterà in casa la Lituania. Partite non proprio proibitive ma comunque importantissime per la truppa transalpina che deve vincere entrambe le sfide per essere quasi sicura di qualificarsi per la fase finale dei prossimi Europei austro-elvetici.
Il discusso ct dei Bleus Raymond Domenech nella giornata di ieri si è portato avanti col lavoro (Donadoni presumibilmente renderà note le convocazioni domenica pomeriggio) e ha già diramato la lista di chi prenderà parte al doppio incontro. In porta il fiorentino Frey, più Landreau e Ramé, mentre in difesa i soliti Abidal, Escudé, Evra, Gallas, Mexes, Sagna e Thuram. Fin qui nessuna sorpresa e anche a centrocampo, se si esclude la mancata chiamata per Vieira (ancora però malconcio), i nomi sono quelli attesi: Diaby, Diarra, Flamini, Makelele, Ribery, Rothen e Toulalan. Spulciando però la lista degli attaccanti, qualcosa che non torna c’è: Anelka, Benzema, Govou, Henry, Malouda e Saha saranno gli avanti francesi; non sarà presente Trezeguet (di cui potete osservare una splendida galleria di immagini).
Capocannoniere in Serie A con 7 reti in 6 partite, se lo spremi sprizza Juve da tutti i pori, implacabile sotto rete da anni e anni, il selezionatore francese continua a non vederlo e se prima la scusa della Serie B pareva accettabile, ora non ha più senso. E anche Re David lo sa.
“Lui ha sempre detto che convocava i giocatori in base alle prestazioni nel club e, sinceramente, meglio di così non potevo mai iniziare; non ero mai stato così prolifico ad inizio stagione. Ma non ho più l’età per starmi a porre troppe domande sul perché non vengo chiamato contro la Lituania…” ha detto a un giornalista de L’Equipé il bomber juventino che, a questo punto, sta pensando seriamente di mettere una croce definitiva sul discorso nazionale.
“Io voglio essere importante alla causa della Francia e non essere chiamato per fare numero. Se, con il tempo, la cosa mi peserà potrei dire anche basta. Ma voglio però che Domenech mi dica lealmente le cose in faccia: nessun mio allenatore di club ha mai capito come potesse fare a non convocarmi…” ha aggiunto il nativo di Rouen. E come fare a dargli torto: vedere con la maglia dei galletti Anelka e immaginare Trezeguet in pantofole in poltrona è qualcosa di assolutamente disarmante. Contenti loro…
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