Quando in estate Domenico Morfeo aveva annunciato di essersi stufato del calcio molti magari se ne saranno dispiaciuti. A prescindere dal suo carattere non si può discutere la grande tecnica in suo possesso, anzi, forse proprio a causa delle sue continue bizze e vicissitudini non ha avuto una carriera del livello che ci si aspettava. Partito dalle giovanili dell’Atalanta è arrivato fino all’Inter e al Milan. Le sue ultime stagioni positive le ha vissute a Parma, fino ad arrivare a Brescia e il contratto rescisso dopo soli due mesi per mancanza di motivazioni.
Poi è arrivato il mercato di gennaio e il contatto con la Cremonese guidata dal suo primo allenatore Emiliano Mondonico. Non che nessun altro lo avesse cercato ma nessuna proposta lo allettava:
“Tutto è nato da una telefonata che ho ricevuto da Mondonico. Altre società di A e B mi avevano cercato, ma io non ne volevo proprio sentir parlare. Poi mi ha cercato Mondonico, e allora mi sono detto che con lui una chiacchierata la potevo anche fare. Ho come sentito scoppiare una scintilla e ho capito che mi era tornata la voglia di giocare. Altrimenti non mi sarei rimesso in gioco, non mi è mai piaciuto ‘rubare soldi’ firmando contratti pensando solo al conto in banca”.
Adesso Morfeo è una pedina fondamentale nel rilancio della Cremonese che sta puntando su un mix di giovani e giocatori esperti, a gennaio a rinforzare l’attacco è arrivato anche Riganò. Il fantasista è sceso in campo due volte e in entrambe le occasioni la sua prestazione è stata vincente. Se contro la Spal i grigiorossi non sono andati oltre il pareggio, contro il Verona è arrivata la vittoria che mancava da sette turni.
Morfeo sembra aver raggiunto anche una maggiore serenità e parla tranquillamente del suo futuro adesso che ha 33 anni: “Obbiettivi non me ne pongo. Ma per la squadra penso ai playoff e, se ci arriviamo, a giocarcela per il salto di categoria. Ora siamo settimi, ma ci crediamo. E ce la possiamo fare”. Certo è che, anche se un po’ avanti con l’età, uno come lui in Prima Divisione può fare molto comodo, basti pensare all’impatto avuto l’anno scorso da Di Napoli con la maglia della Salernitana.
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