La Lazio ha attraversato oggi l’ennesima giornata di grande tensione. La squadra si è ritrovata agli ordini di Davide Ballardini dopo la sconfitta casalinga contro il Catania. I biancocelesti non hanno però potuto svolgere regolarmente la seduta a causa delle proteste dei suoi tifosi. Secondo quanto si è appreso circa un migliaio di sostenitori si sono presentati ai cancelli di Formello dando vita ad una durissima contestazione. Un gruppo di circa cento unità è riuscito a sfondare un cancello e a fare irruzione all’interno del centro sportivo, si sono resi protagonisti del lancio di bombe carta e fumogeni, giocatori e staff tecnico non hanno potuto fare altro che restare chiusi negli spogliatoi.

Per disperdere i tifosi è dovuta intervenire la polizia, si sono registrati degli scontri, tre persone sono rimaste ferite e hanno necessitato del trasporto in ospedale per ricevere le cure del caso. La squadra non ha potuto quindi sostenere regolarmente l’allenamento che invece è stato svolto in palestra. Come se non bastasse la contestazione dei tifosi nei confronti di presidente e società bisogna anche fare i conti con l’intricata situazione della panchina laziale. Le voci che volevano Edy Reja favorito nella corsa per il dopo Ballardini si fanno sempre più insistenti, i croati dell’Hajduk Spalato avrebbero liberato il goriziano in cambio di una penale di 142.000 euro, domani mattina dovrebbe esserci un incontro a Roma per la firma di un contratto che lo legherà al club capitolino fino al 2011.

Davide Ballardini è ancora a Formello è in serata dovrebbe incontrare Claudio Lotito per avere comunicazione del suo esonero. In realtà su questo punto c’è ancora poca chiarezza, il presidente laziale vorrebbe infatti che il suo allenatore di dimettesse volontariamente. Ma il ravennate ha più volte fatto capire che non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro e rinunciare così ad oltre un anno di contratto, lo ha ribadito anche domenica sera quando dicendosi completamente all’oscuro di un suo possibile allontanamento e ribadendo la sua volontà nel proseguire il lavoro, ricordiamo che il suo contratto scadrà il 30 giugno 2011. Questa volta c’è ben poco che che possa fare il vulcanico presidente, dovrà sottostare alle condizioni di Ballardini se vorrà cambiare il corso di questa stagione fin qui disastrosa.

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