Il nuovo centravanti nerazzurro Samuel Eto’o è intenzionato a far causa al Barcellona, sua ex squadra, per vedersi riconosciuti 3 milioni di euro. La notizia è stata diffusa dalla stampa spagnola e questa richiesta avrebbe motivo di esistere secondo il camerunense e il suo entourage, perché in Spagna esiste una regola che prevede che un giocatore incassi il 15% della cifra pagata per il suo cartellino quando cambia casacca che in questo caso ammonta a 3 milioni di euro. Secondo il giornale “As”, le due parti si incontreranno per discutere dalla questione e trovare una soluzione amichevole, ma c’è da dire che il nerazzurro ha davvero poche speranze di vedersi riconosciuta questa sorta di buonuscita dai blaugrana.
La richiesta di Eto’o potrebbe sembrare abbastanza pretestuosa agli occhi di un tribunale sportivo o non, perché almeno per quello che si sa, non sembrano esserci elementi a suo favore. La norma esiste ed è prevista dall’associazione dei calciatori spagnoli (Afe), ma la regola si riferisce ai trasferimenti interni alla Liga spagnola e non per le cessioni all’estero, ma soprattutto è previsto che a versare il 15% del denaro speso per il cartellino non debba essere la vecchia squadra di un giocatore bensì la nuova. Sulla carta quindi spetterebbe all’Inter versare questa cifra, ma chiaramente la società nerazzurra, che già paga lautamente il suo tesserato, non essendo un club iscritto alla Liga non è tenuto a rispettare le norme dell’Afe.
Il Barça ha chiaramente fatto sapere di non essere disposto a pagare nulla di quanto richiesto da Eto’o e i giornali iberici sono convinti che la vicenda si concluderà solo in tribunale. Quella di Eto’o sembra più una provocazione per il suo vecchio club, perché oggettivamente non ci dovrebbero essere neanche i margini minimi per incassare ancora un assegno firmato da Joan Laporta e dai suoi soci.
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