Vicente Del Bosque non si fida dell’esito del sorteggio capitato alla sua Spagna campione in carica. L’allenatore degli iberici teme soprattutto l’Italia di Cesare Prandelli per un sfida che lo spagnolo chiama “Classica”. Del Bosque però sa, in cuor suo, di allenare la nazionale più forte del girone e confida nelle forze dei suoi giocatori:
“E’ un girone difficile. Croazia e Irlanda si sono qualificate con gli spareggi, ma l’hanno fatto con grande autorità. Con l’Italia sarà una classica e dovremo prepararci bene. Dovremo arrivare al massimo della forma e concentrarci su noi stessi più che sugli avversari. Non credo ci siano grandi differenze tra le varie squadre nel calcio moderno. Ogni squadra è ben organizzata e bilanciata. Quasi tutti i giocatori giocano nei maggiori campionati europei e quindi li conosciamo bene. Ogni squadra ha il suo stile di gioco ma alla fine ciò che più conta è vincere le partite.”
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Nelle parole di Cesare Prandelli e di Giovanni Trapattoni si scorge, invece, una certa emozione. Gli azzurri si troveranno di fronte ad un’icona del calcio italiano e mondiale. Prandelli avrebbe preferito non incontrare il Trap:
“Non volevamo pescare Trapattoni per tanti motivi, oggi l’ho incontrato e lui sa sempre stemperare ogni situazione. Quando arriverà il giorno della partita ne parleremo La preoccupazione maggiore sarà arrivare pronti a livello mentale. Croazia e Irlanda sono due squadra diverse e conoscendo il Trap so che se la lotterà fino all’ultimo. E’ un torneo da affrontare con la mentalità giusta. Spero di recuperare Giuseppe Rossi e Antonio Cassano perché avevamo grandi equilibri con loro. Affrontiamo i campioni del mondo, li abbiamo battuti recentemente in amichevole ma sappiamo che sono una grande squadra.”
Mentre Trapattoni spera…di non farsi male:
“Siamo consapevoli del nostro ranking, era inevitabile che trovassimo qualche squadra forte. La sfida con gli azzurri sarà la più sentita, speriamo di non farci male, non è detto che all’ultima partita le due squadre non possano arrivare entrambe tranquille. Però penso che Irlanda, Italia e Croazia si giocheranno il secondo posto alla pari.”
E il rockettaro Bilic? Per il croato, ammiratore di Trapattoni, il girone è difficile, ma non impossibile:
“E’ un gruppo difficile, ma questa è una delle competizioni sportive più crudeli perché non ci sono squadre facili, ci sono le migliori 16 in Europa. Abbiamo il privilegio di giocare contro le ultime due squadre che hanno vinto i Mondiali, e con l’Irlanda che abbiamo affrontato in amichevole. Non siamo favoriti ma ci piace questo ruolo. La Spagna è sicuramente la favorita ma credo che le altre tre squadre abbiano le stesse chance di qualificazione.. {Giovanni] Trapattoni è un genio e non vedo l’ora di affrontarlo di nuovo.”
Nel girone D è capitata l’Inghilterra di Capello insieme a Francia, Ucraina e alla Svezia di Ibrahimovic. Il tecnico friulano spiega dai microfoni di Raidue che preferirebbe non incontrare l’Italia in un eventuale quarto di finale:
“Debutteremo contro la Francia, la prima partita è sempre la più difficile e noi giocheremo contro la Francia contro cui abbiamo perso un’amichevole giocata a Wembley ed è un avversario di grande valore. Poi abbiamo l’Ucraina che gioca in casa e che quindi avrà il supporto del pubblico, infine ci sarà la Svezia e l’ultima partita è sempre la più difficile. Poteva andare peggio se capitavamo nel gruppo B, ma questo girone è ugualmente difficile. Possiamo arrivare fino in fondo, io credo nella mia squadra, nei miei giocatori, molti di loro sono giovani e ci garantiranno quelle forze fresche che ci potrebbero mancare in un periodo in cui in genere arriviamo stanchi. L’Italia? Potremmo incontrarci ai quarti e in questo caso uno dei due rimarrà a piedi, speriamo di non incrociarci”.
Il gruppo A formato Polonia, Repubblica Ceca, Grecia, Russia sembra quello con le nazionali meno quotate, almeno sulla carta. Eloquenti le parole di Dudek, ex portiere della nazionale polacca: “Se non riusciamo a passare con questo gruppo, non meritiamo nulla“. E infine uno sguardo alle impressioni sul gruppo B, già definito come il girone di ferro con Germani, Olanda, Portogallo e Danimarca. Joachim Löw, Ct della Germania, accetta il verdetto:
“Un sorteggio emozionante, come sempre. Credo sia il girone più forte e anche il più equilibrato. L’EURO è sempre un gran torneo, non ci sono squadre deboli del resto. Tutte le squadre hanno i loro punti di forza. Portogallo e Olanda sono le squadre più tecniche al mondo, e la Danimarca è forte come gruppo. Dobbiamo accettare ciò che è stato. Giocare contro l’Olanda è sempre speciale e non vediamo l’ora di farlo.”
Per Bert van Marwijk, Ct dell’Olanda, la partita chiave sarà la prima:
“E’ il girone più duro, lo sanno tutti. Ho incontrato gli altri Ct e nessuno è felice. Credo ci sia molto rispetto. Ci conosciamo tutti bene: recentemente abbiamo perso contro la Germania… Questo gruppo sarà una grande sfida per tutti. Ci saranno belle partite, i giocatori vorrebbero scendere in campo già adesso. Non penso affatto alla partita con la Germania. Penso alla prima partita, che è la più importante. Si può paragonare ai Mondiali: anche in quella occasione abbiamo affrontato subito la Danimarca. Dovremo vincere quella prima partita. Tutte le nostre attenzioni dovranno essere rivolte a quella sfida.”
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