Francesco Flachi, 34 anni ad aprile, scalpita come un ragazzino per l’imminente rientro sul prato verde. Ventiquattro mesi lontano dai campi di gioco sono tanti e l’ex doriano ingaggiato dall’Empoli la scorsa estate, squalificato dalla Disciplinare in seguito ai risultati di un controllo antidoping in cui venne trovato positivo ad un metabolita della cocaina (la benzoilecgonina), effettuato dopo la partita Sampdoria-Inter del 28 gennaio 2007, racconta come sta vivendo i giorni che lo separano dal ritorno al calcio che conta:
“Sono felice come un ragazzino alla sua prima gara in prima squadra. Mi sto preparando a questo momento da due anni, da quando sono stato fermato per un errore di cui mi sono sempre assunto le responsabilità. Non so se giocherò e se lo farò sarà un’incognita perchè mi sono allenato tanto, prima con gli amici del Pietrasanta (Eccellenza), poi con l’Empoli da luglio, ma la partita è un’altra cosa”.
L’Empoli affronterà il prossimo venerdì il Livorno capolista del campionato di serie B. Per Flachi tutto dipenderà dalle decisioni del tecnico Silvio Baldini:
“Io sono pronto, ormai non ho paura di niente. Me ne sono successe troppe per aver timore di una partita. Il bello è che sento il ‘groppo’ allo stomaco come se fosse il mio esordio. Non nascondo di sentirmi in debito con l’ Empoli, società, compagni, staff tecnico e anche con la città, che mi hanno accolto benissimo. Subito mi sono sentito in famiglia e in questo momento indubbiamente difficile voglio cercare di dare una mano anch’io.”
L’attaccate ammette che i bruttissimi momenti trascorsi in seguito alla sentenza stavano per trascinarlo verso l’addio al calcio, ma l’amore per i figli gli è stato di grande aiuto:
“Sì, lo ammetto, ho pensato anche di smettere. Però nel momento in cui è successo tutto quanto è nato Tommaso, oggi a due anni. Mi dispiaceva non fargli vedere che il babbo giocava a pallone e allora proprio in quel momento mi sono fatto una promessa. C’è anche Benedetta, 6 anni, che mi aspetta. Lei non sa la verità, le ho tenuto nascosto questa situazione, non avrebbe neanche capito. Più in là col tempo, quando crescerà, gli spiegherò tutto”.
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