Come direbbe Antonio Di Pietro: ma che c’azzecca Ronaldo con il Milan? Non capisco il senso dell’ apertura in conferenza stampa di Adriano Galliani alla possibilità di far arrivare a determinate condizioni il brasiliano in maglia rossonera. Condizioni che altro non sono che un prestito gratuito con diritto di riscatto e parte dell’ ingaggio pagato dal Real Madrid.
Una operazione su cui si può discutere se sia conveniente a livello economico, ma tecnicamente un nome come quello del Fenomeno non potrebbe essere considerato una riserva. Chi quindi pagherebbe lo scotto maggiore al grande ritorno di Ronie nella amata / odiata Milano?
Alberto Gilardino, che proprio nelle ultime partite, liberato dalla concorrenza di Pippo Inzaghi, ha messo a segno sei reti in sei gare, cifre per lui consuete nel periodo parmense, un po meno in maglia rossonera. Ha bisogno di spazio in area il Gila per poter sfruttare le sue caratteristiche migliori che sono il fiuto del gol e i movimenti con e senza palla. Se deve giocare in appoggio ad una prima punta, girare al largo dall’ area, quando è il momento di concludere si perde.
Come se non bastasse è palese quanto abbia sofferto a livello emotivo i continui cambiamenti nell’ attacco fatti da Ancelotti che solo nelle ultime settimane si è deciso a puntare tutto sullo schema ad una unica punta con Kakà e Seedorf in appoggio. Inzaghi e Oliveira sono quel che sono: riserve.
Ha l’ età e il palmares, non dimentichiamo che è campione del mondo, per essere il centravanti del Milan presente e futuro. Galliani cerchi una seconda punta che ne esalti le innegabili doti: Ibrahimovic sarebbe stato perfetto ma ce ne sono anche altri.
L’ importante è sapere in che direzione cercare.
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